Anche noi abbiamo risposto a modo nostro e nel nostro momento storico, diverso da quello di Giovanni il Battista ma ugualmente bello e ricco, alla chiamata di Gesù. Anche a noi Gesù ha detto “vieni e vedi!”, e per quello siamo qui. Abbiamo ricevuto l’annuncio del Vangelo, la nostra vita è stata cambiata in tanti modi dall’incontro con Gesù, e ora in tanti modi ci mettiamo anche a servizio degli altri per condividere la bellezza dell’Amore di Dio. RACCONTO DI MISSIONE L’animatore a questo punto racconti con parole sue, o legga la testimonianza di un giovane catechista che vive la sua fede e servizio in una zona povera della periferia sud di Lima, molto provata dalla pandemia da Covid19 e dalle conseguenze che questa ha portato con sé. Un giovane, simile ai ragazzi a cui ci stiamo rivolgendo, che, con creatività e forza d’animo, ha saputo trovare energia e risorse per evangelizzare, in situazioni di prova e sofferenza, rispondendo all’amore di Gesù da cui si sentiva chiamato personalmente. «Mi chiamo Alexis, ho 20 anni, studio economia e commercio, lavoro e sono parte della famiglia della Cappella Cruz de La Solidaridad, parrocchia La Trinità, a San Juan de Miraflores, Lima. Sono catechista, e non è stato facile continuare ad esserlo nell’epoca della pandemia. Nel 2020 accompagnavo un gruppo di adolescenti nella preparazione alla prima comunione. Per continuare a fare questo servizio nel tempo della pandemia mi sono aggrappato alla mia scelta, sigillata nel mio cuore, di seguire sempre Gesù con fede, perseveranza e amore. Quando è iniziato il lockdown, avevo bisogno di uscire per lavorare e, dato che non c’erano più i mezzi di trasporto, ci andavo in bicicletta (impiegando 3 ore). Continuavo anche, in qualche modo, gli studi e, inoltre, dato che avevo preso l’impegno del catechismo, mi sentivo responsabile dei ragazzi che seguivo, ed ero contento di raggiungerli con videochiamate. Anche se con molti sforzi e fatiche, ce l’ho fatta; mi hanno aiutato anche i genitori dei ragazzi. In quest’ultimo periodo ho dovuto dire addio a tante persone care a causa del Covid, inoltre studiavo e lavoravo tantissimo per avere qualche spicciolo. Non mi sono arreso, ogni tanto riuscivo a ricavarmi del tempo anche per visitare i ragazzi. A un certo punto ero comunque molto scoraggiato, ho preso il Covid due volte, e poi non avevo più temi nel sussidio per catechisti, non sapevo più cosa fare. Ma non mi sono fermato, ho cercato dinamiche e chiesto consigli; mi sembrava troppo importante far sapere a quei ragazzi che Gesù è al loro fianco in ogni momento, anche in mezzo a tanta sofferenza e solitudine. Quando una persona mi ha ringraziato per quello che stavo facendo come catechista, ho pianto dalla gioia e consolazione. Mi mancava tanto frequentare la mia chiesa, vivere la messa, vedere i miei amici, ma la certezza che Gesù era sempre al mio fianco mi ha sostenuto e mi ha aiutato a superare quei momenti difficilissimi». GIOVANI GIOIOSI L’animatore potrebbe leggere i numeri 119, 120 e 121 (per intero o alcune parti significative) contenuti nel terzo capitolo dell’Evangelii gaudium che invita tutti a farsi protagonisti dell’annuncio del Vangelo. «Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: “Abbiamo incontrato il Messia” (Gv 1,41)» (EG 120). «Certamente tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. Al tempo stesso ci adoperiamo per una migliore formazione, un approfondimento del nostro amore e una più chiara testimonianza del Vangelo. In questo senso, tutti dobbiamo lasciare che gli altri ci evangelizzino costantemente; questo però non significa che dobbiamo rinunciare alla missione evangelizzatrice, ma piuttosto trovare il modo di comunicare Gesù che corrisponda alla situazione in cui ci troviamo. In ogni caso, tutti siamo chiamati a offrire agli altri la testimonianza esplicita dell’amore salvifico del Signore, che al di là delle nostre imperfezioni ci offre la sua vicinanza, la sua Parola, la sua AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT MAGGIO 2023 amico | MC | 79 Foto di Timothy Eberly su Unsplash
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