Missioni Consolata - Maggio 2023

1988 e aver fatto alcuni anni di animazione missionaria a Galatina (Le). Concluso lo studio della lingua zulu, nel 1994 inizia il suo servizio adattandosi a vari ruoli in Sudafrica: come aiutante in una missione, come parroco responsabile oppure come animatore missionario; diventa anche consigliere e poi amministratore del gruppo dei missionari. Questo fino al 2016, quando viene inviato a Manzini, in eSwatini dal 2016 al 2019. Là svolge attività pastorale nelle parrocchie dei santi Pietro e Paolo a Kwaluseni, e si interessa attivamente anche dei rifugiati. Nominato superiore delegato della gruppo dei missionari, si trasferisce a Waverly (Pretoria). Nel 2021, a causa di problemi di salute, padre Rocco torna in Italia, nella comunità di Milano dove, mentre si fa curare, aiuta il superiore regionale dei missionari in Europa. Il Signore lo chiama a sé il 14 marzo 2023 per ricompensarlo di tutto il lavoro missionario e sacerdotale che ha svolto con tanta dedizione. Padre Rocco Marra era molto conosciuto in tutto il Sudafrica, soprattutto nelle diocesi di Pretoria e Dundee. Era un animatore molto dedito, che lavorava con e per i giovani. Oltre a questo, la sua passione era nella formazione dei laici cristiani, nella collaborazione tra laici e missionari e, ancora più profondamente, nell’inter collaborazione tra i missionari stessi. Curare la formazione permanente era anche un suo punto di forza. Padre Rocco era un comunicatore appassionato, e da quella passione è nato il blog Sanibonani (ciao, salve, saluti, ndr), che è diventato lo strumento di informazione dei missionari all’interno e all’esterno del Sudafrica ed eSwatini. Padre Rocco ci ha amato. Amava tutti i missionari in egual misura, anche se aveva un carattere a tratti imprevedibile. Tuttavia, era un vero riconciliatore e non ha mai preso le cose sul personale. Per questo lo ricorderemo davvero. Possiamo quindi riassumere padre Rocco Marra con queste caratteristiche: un vero essere umano, un autentico missionario e un sacerdote devoto, un vero figlio del beato Giuseppe Allamano. Phumula ngoxolo, Idwala (Riposa in pace, roccia). adattato da Sanibonani https://consolata.blogspot.com di padre Francis Onyango 20/03/2023 UNA RIVISTA CHE PARLI A TUTTI Caro direttore, ricordo che già da bambino arrivava in famiglia la rivista delle Missioni e parlo degli anni 1940. Ho viaggiato il mondo in lungo e in largo come pochi per lavoro. Ho vissuto a contatto con le popolazioni sudamericane e africane, specie East Africa: Kenya, Rwanda, Burundi, Tanzania e Sudan. Viaggiavo da solo per conoscere e per capire […]. La mia terribile sintesi dopo tanti viaggi è questa frase: «Mi vergogno di avere la pelle bianca». L’ho ripetuta sovente e rappresenta il mio vero sentire perché questa è la realtà. Ho vissuto l’impegno, la passione, la generosità dei Comboniani delle loro missioni distrutte nel Sud Sudan, e nelle missioni in Kenya. Ovunque le missioni cristiane sono un esempio di altruismo: persone che portano civiltà, educazione là dove regna solo miseria. Ho viaggiato negli anni 70 per circa 3.500 km in Africa da solo con zaino, la macchina fotografica e con pochi soldi in tasca. Sono stato rispettato e accolto da una marea di persone semplici e povere, mai avuto problemi o furti. Direttore, le scrivo queste righe per due ragioni. La prima è che niente può a mio avviso sublimare di più una persona che ha scelto la nostra fede se non la vita di missionario, attività che ti dà la soddisfazione ogni giorno di essere utile agli altri, cosa che oggi nel nostro mondo consumistico e avaro nessuno riconosce alla attività dei preti in generale. La seconda ragione si riferisce alla abissale caduta di valori a ogni livello che si è sempre più accelerata da quaranta anni in qua. Penso solo ai miei viaggi in solitario, oggi impensabili, fosse solo per la sicurezza personale. Il morbo del potere a ogni costo ha rinforzato una élite politica mondiale che non sente più il senso della fratellanza, della pianificazione di progetti agrari e sociali per garantire almeno un pasto al giorno normale oltre un minimo di assistenza medica. Mentre l’unico sviluppo sempre più rapido sono guerre e conseguenti distruzioni. Il Medio Oriente, che ben conoscevo, non c’è più: Siria, sud Turchia, Giordania, Iraq al 50% distrutti con i loro patrimoni storici in rovina. Scrivo queste righe a lei perché da sempre, non da oggi, ho apprezzato lo spessore educativo della rivista. […] In conclusione, MC ha uno spessore di contenuto morale educativo molto elevato. Dico questo perché sarebbe utile a mio avviso pensare a una edizione che permetta di avvicinare anche il lettore che non è un fervente o assiduo credente. Voglio | MC | MAGGIO 2023 6 noi e voi

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