Questo mese è stato inaugurato il polo culturale dei Missionari della Consolata a Torino, in un’ala della Casa Madre. Il centro è stato chiamato Cultures and mission (Cam), culture e missione. Chiediamo il perché del nome a padre Ugo Pozzoli, coordinatore di Missioni Consolata onlus (Mco), che gestisce il polo. «Il nome Cultures and mission (Cam) è stato scelto perché rappresenta un ponte tra il passato il presente e il futuro. Come Centro di animazione missionaria, il Cam è stato un luogo che per circa 40 anni ha accompagnato i cammini di formazione e di animazione missionaria giovanile a Torino. Con il nuovo significato, la sigla rimane la stessa ma assume uno spirito più ampio che vuole raccontare la missione di oggi e di domani». Ma di cosa si tratta esattamente? Padre Ugo ci spiega: «Il nuovo Cam nasce con l’intento di essere un polo di cultura, informazione e comunicazione, un ponte fra i missionari, la loro storia, il loro lavoro in quattro continenti, e la città di Torino, il luogo dove siamo nati e siamo tuttora presenti a vari livelli. Vorremmo che fosse una vetrina che parli del mondo alla nostra città e che parli della nostra città al mondo. Credo infatti che in passato si sia messo troppo l’accento, parlando di cooperazione missionaria, su quanto potevamo “dare” a chi presumibilmente aveva meno. Con questo progetto vorremmo raccontare anche il tanto, sia quantitativamente che qualitativamente, che noi possiamo ricevere dagli altri». testo e foto di MARCO BELLO A Torino la missione si fa comunicazione. I Missionari della Consolata inaugurano un polo culturale missionario che vuole essere un ponte tra le loro attività nei quattro continenti e la città, ma non solo. Un punto di incontro tra culture, religioni e territorio. APRILE 2023 | MC | 51 VIVERE IL SOGNO MISSIONARIO OGGI IN EUROPA missione reu / ITALIA 08. Apre il Cam: «Culture e missione» Qui: l’accesso al piano con l’esposizione permanente, durante una visita preparatoria all’inaugurazione.
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