APRILE 2023 | MC | o 47 o società italiana, ma sconosciuta alla collettività. Abbiamo intervistato il suo attuale direttore, il prefetto Bruno Corda, in carica dal 17 agosto 2020. L’Agenzia, in 13 anni, ha assegnato in gestione migliaia di beni confiscati. Su quali priorità state lavorando? «In primo luogo siamo in un momento importante: venerdì 20 gennaio 2023 abbiamo pubblicato il primo bando ad assegnazione diretta dei beni dall’ultima modifica legislativa del 2017, la quale prevede che si assegni un bene a un’associazione tramite un bando pubblico nazionale. Sono stati 260 i beni assegnati a oltre 100 associazioni, in alcuni casi consorziate tra loro. Abbiamo previsto, inoltre, un contributo fino a 50mila euro, per un milione totale di stanziamento. Si tratta di una facilitazione per la partenza: non copre tutte le esigenze (di ristrutturazione, per esempio, nda), ma è un incentivo. Oltre al bando, la prima nostra sfida è rendere INTERVISTA AL DIRETTORE DELL’ANBSC TOGLIERE POTERE ALLA MALAVITA L’agenzia nazionale che si occupa dei beni confiscati alle mafie è nata nel 2010. Con migliaia di assegnazioni ogni anno ha un ruolo centrale nel restituire alla collettività ciò che la malavita utilizzava per i propri fini. Uno dei suoi compiti è anche quello di sensibilizzare. DI DANIELE BIELLA L’ente governativo che si occupa dei beni sottratti alle mafie ha un nome lungo: Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in sigla Anbsc. Istituito con il decreto legge n. 4 del 4/2/2010, con le sue cinque sedi a Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria e Palermo, è una realtà strategica per la A sinistra: immagine dal campo estivo «E!state liberi!» organizzato dall’associazione Libera nella Cascina Arzilla di Volvera (To). Qui sotto: villa Marcella di Levrano a San Giusto Canavese (To). Il bene, confiscato a Nicola Assisi, broker della cocaina legato alla ‘ndràngheta e ora dedicato a una giovane donna assassinata nel ’90 dalla sacra corona unita, oggi è restituito alla collettività, gestito dalla cooperativa Anteo per l’accoglienza di giovani, famiglie in difficoltà e persone con disabilità. BENI CONFISCATI ALLE MAFIE Associazione Acmos / flickr.com
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