APRILE 2023 | MC | o 37 BENI CONFISCATI ALLE MAFIE o Turni di notte e delibere comunali Cisliano e gli altri centri della cintura sud ovest di Milano - Corsico, Trezzano sul Naviglio, Buccinasco, ecc. - mostrano dati impressionanti circa la presenza della criminalità organizzata in questo territorio: «In media, c’è un bene confiscato ogni mille abitanti», sottolinea don Mapelli. Fu in occasione dell’apertura di un Emporio della solidarietà in zona che lui e altre persone riunitesi per dare risposte sociali capaci di sottrarre protagonismo alle mafie, iniziarono a ragionare attorno all’uso dei beni confiscati. La prassi vuole che un bene confiscato definitivamente dallo Stato venga assegnato per vie formali a un ente che possa utilizzarlo. Nel caso della Libera Masseria di Cisliano la storia andò diversamente, ci spiega don Massimo. Era il 2014. Quattro anni dopo l’arresto di diversi componenti della famiglia Valle, avvenuto durante un’operazione speciale con tanto di elicottero e televisioni in diretta. Con l’ultimo grado di giudizio arrivò la confisca definitiva della villa. Poco tempo dopo sparì il grande cancello d’ingresso: chiunque ora sarebbe potuto entrare e rovinare l’edificio. Il rischio dell’abbandono all’incuria e al degrado era elevato. «Aspettare l’iter legislativo avrebbe voluto dire che il posto sarebbe diventato ingestibile», ricorda don Mapelli. Così, assieme ad altre persone legate alla Caritas, entrò nella villa «senza chiedere il permesso, dato che era tutto aperto», e ne verificò le condizioni. Subito dopo andò dal sindaco di Cisliano per capire cosa si sarebbe potuto fare. «Il Comune è piccolo, buona parte del fabbricato è risultata abusiva, la questione era delicata». Così il primo cittadino indisse un consiglio comunale ad hoc per tutti, all’aperto. Era maggio 2015: trecento persone si riunirono e, votando, diedero il loro consenso affinché il gruppo di don Mapelli, che poi si sarebbe riunito nell’associazione Una casa anche per te, prendesse in gestione la villa. «Dopo avere fatto per qualche giorno i turni anche di notte per arginare l’ingresso di vandali, attraverso l’amministrazione si è arrivati all’assegnazione provvisoria della villa». Il 14 giugno 2021 l’assegnazione comunale diventò finalmente definitiva. Accoglienza e formazione alla legalità Nei sei anni intercorsi tra il 2015 e il 2021, il bene confiscato alla ’ndràngheta è stato gestito senza nessun soldo pubblico, ma solo grazie al lavoro volontario, in particolare quello di molti giovani. È stato sistemato quello che si poteva per rendere A sinistra: il cancello della Libera Masseria di Cisliano (Mi) sulla provinciale 114. | Qui: altro ingresso su via Cusago. | Sopra: don Massimo Mapelli (a destra) assieme a Lukas, uno dei suoi collaboratori. © Libera Masseria “ Lo so che per voi la mafia sembra un’onda inarrestabile. Ma la mafia si può fermare e insieme la fermeremo. © Daniele Biella
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