Pellegrinaggi | Spiritualità | Ricerca interiore tutto nel regno delle Asturie, a enfatizzare i valori cristiani in contrapposizione con l’avanzata musulmana. Fu in questo contesto che si elevò sopra tutti il Beato di Liébana (730-798), autore dei Commentari all’Apocalisse. I Commentari avevano una funzione apologetica, di «rivalsa» nei confronti non solo dell’islam, ma anche di quelle scuole cristiane vicine al nestorianesimo, i cui rappresentanti, dopo essere stati dichiarati eretici, avevano trovato rifugio presso la dinastia omayyade. Una di queste eresie era l’adozionismo1, a cui apparteneva anche il vescovo di Toledo, di cui Beato era il più spietato critico anche per i rapporti amichevoli da lui instaurati con i musulmani. Nella sua crociata contro l’islam, Beato cambiò anche i paradigmi interpretativi dell’Apocalisse di Giovanni: la Bestia (in origine l’impero romano) divenne il califfato, Babilonia (in origine identificata con Roma) fu assimilata a Cordova, capitale della regione occupata dagli islamici e l’Apocalisse stessa, che annunciava la fine delle persecuzioni romane, si trasformò nell’annuncio della Reconquista. E fu proprio nell’ottica della vittoria finale contro gli infedeli che venne rispolverato il lavoro di Isidoro di Siviglia, a sua volta mutuato dai Breviarius de Hyerosolima, in cui si testimoniava l’arrivo di Giacomo il Maggiore in Spagna. L’apostolo divenne, quindi, il santo trainante della lotta contro gli invasori arabi, tanto da essere trasformato, proprio da Beato, nel patrono della Spagna cristiana. Mancava solo una prova tangibile, che non tardò ad arrivare. Re Alfonso II, primo pellegrino Nell’813, Pelagio, un monaco di Solovio, seguì delle luci notturne che, come stelle cadenti, si concentravano su un luogo ben preciso nel bosco di Libredón. Seguendone la scia, assieme al suo vescovo Teodomiro, Pelagio ritrovò il sepolcro di San Giacomo e dei suoi discepoli Atanasio e Teodoro. Il Campo di stelle (campus stellae) di San Tiago divenne la Compostela di Santiago2. Intuendo l’importanza religiosa e politica che il ritrovamento offriva al suo regno, il re delle Asturie Alfonso II lasciò la corte di Oviedo per recarsi sul Locus Sancti Jacobi e diventando così il primo pellegrino del Cammino di Santiago3. Al tempo stesso, San Tiago si trasformò nel Matamoros, l’Ammazzamori («uccisore di Mori»). Egli, in groppa al suo destriero bianco e con la spada sguainata, guidava gli eserciti cristiani contro quelli islamici che, a loro volta, confidavano nell’Arcangelo Gabriele. L’origine di Matamoros affonda le radici nella leggendaria battaglia dell’844 combattuta MARZO 2023 | MC | 63 “ La meta finale di ogni Cammino è il «locus sanctus». “ San Tiago (Santiago) è il santo del Cammino.
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