gennaio-febbraio 2023 49 Promuovere un’economia della cura e della solidarietà Talitha Kum aderisce al messaggio di papa Francesco per la 7° Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone (8 febbraio 2021): «Un’economia senza tratta è un’economia di cura. La cura può essere intesa come prendersi cura delle persone e della natura, offrendo prodotti e servizi per la crescita del bene comune. Un’economia che ha cura del lavoro, creando opportunità di impiego che non sfruttano il lavoratore per condizioni di lavoro degradanti e orari estenuanti». Così facendo, Talitha Kum riconosce che le crescenti disparità socioeconomiche forniscono un terreno fertile per il fiorire della tratta di persone, e si impegna per una trasformazione, sistemica e a lungo termine, da un’economia della tratta a un’economia della cura e della solidarietà. Quest’ultima deve anche favorire uno sviluppo sostenibile e integrale, alla luce della crisi ambientale che colpisce la nostra casa comune, la Terra. Pertanto, la rete si rivolge in particolare ai governanti mondiali per: modelli di business e di consumo etici e responsabili che siano basati su catene globali del valore non legate alla tratta di persone e allo sfruttamento e che promuovano la dignità umana e la sostenibilità ambientale, comprese iniziative volte a contrastare il cambiamento climatico; l’integrazione e l’inclusione socioeconomica dei sopravvissuti alla tratta di persone e degli individui a rischio. rete Talitha Kum Garantire l’accesso alla giustizia e all’assistenza psicosociale e sanitaria a lungo termine. “ Hanno firmato il dossier: TALITHA KUM Diversi testi di questo dossier sono tratti dall’ultimo rapporto di Talitha Kum, presentato a giugno 2022 e riferito a dati e attività del 2021. MARCO BELLO Giornalista redazione MC. DOSSIER A CURA DI MARCO BELLO FOTO DELLE COPERTINE: Pag. 35. Ragazze in Nigeria. | Pag. 50. Donne in un mercato nigeriano. Foto di Anna Pozzi. ARCHIVIO MC SULLA TRATTA: Anna Pozzi, dossier: Anno 2019: oggi schiavi, MC agosto-settembre 2019. Chiara Giovetti, La tratta, facciamo il punto, MC gennaio-febbraio 2015. SI RINGRAZIANO: Anna Pozzi, Stefano dal Pozzolo e sr Mayra Cuellar per le foto fornite per questo dossier. qualità, alla formazione professionale e alle opportunità di lavoro per le ragazze e le donne, in particolare per le sopravvissute alla tratta di persone e per quelle a rischio di essere trafficate. Infine, garantire pari diritti al lavoro per le donne, in particolare in settori a predominanza femminile e più inclini allo sfruttamento, come il lavoro domestico e di cura, l’agricoltura, la lavorazione e il confezionamento degli alimenti, il turismo e l’ospitalità. Sostenere percorsi di migrazione sicuri e legali Talitha Kum riconosce che i percorsi di migrazione legale si sono ridotti a livello globale, anche nei casi di migrazione forzata, riducendo la possibilità di viaggiare attraverso canali sicuri. Agli individui che fuggono da conflitti prolungati, povertà, instabilità, disastri, mancanza di opportunità socioeconomiche, violazioni dei diritti umani e da altre situazioni, viene sempre più impedito lo spostamento al di fuori del proprio paese per accedere a opportunità di sicurezza e sviluppo umano. Questo approccio - spesso accompagnato da una retorica politica che fomenta l’odio, il razzismo e la xenofobia - ostacola la sicurezza, la dignità, i diritti umani e le libertà fondamentali di migranti, richiedenti asilo e rifugia- ti, comprese le vittime della tratta di persone e altri gruppi vulnerabili. Per promuovere percorsi migratori efficaci e legali, Talitha Kum si rivolge in particolare agli attori della governance mondiale per: l’individua- zione precoce delle situazioni di sfruttamento subite dai migranti, compresi i richiedenti asilo, i rifugiati e gli sfollati; la promozione di attività di sensibilizzazione rivolte a presentare i rischi di abuso, violenza e sfruttamento lungo i percorsi migratori e nei paesi di destinazione; la creazione di percorsi migratori sicuri e legali, con particolare attenzione alle donne e alle bambine, anche in situazioni di migrazione forzata; l’assunzione e il trattamento equo dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro, indipendentemen- te dal loro status giuridico, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze. Così facendo, Talitha Kum sostiene l’invito di papa Francesco ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare migranti, rifugiati e sfollati, per evitare che cadano nelle mani dei trafficanti di esseri umani. Un mondo senza tratta MC
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=