Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2023

A MC Chiesa missionaria | Giustizia | Pace | Ambiente | Diritti gennaio-febbraio 2023 MC 25 rettore della fondazione Missio, alla conferenza stampa di presentazione del 19 settembre -, e quindi vale la pena portarla tra la gente, raccontando le storie di persone che nel mondo vivono «per dono», come ha aggiunto Lucia Capuzzi, giornalista di «Avvenire» e direttrice artistica del Festival, parafrasando il tema della quattro giorni. Di certo per «far crescere la missione nella società italiana», nella convinzione che «la fede si rafforza donandola e non difendendola» - come ha chiosato in quella stessa sede padre Fabio Motta, missionario del Pime e rappresentante della Cimi -. Ma anche per portare in superficie e porre all’attenzione di tutti, cristiani e non, alcune «tracce dell’umano condivisibile: gli spazi, i valori, le sfide, i sogni che ci accomunano tutti come esseri umani», come ci dirà Agostino Rigon, direttore generale del Festival, che sentiremo dopo la sua conclusione. I LINGUAGGI DELLA MISSIONE Quando abbiamo deciso di partecipare al Festival e abbiamo letto il programma degli eventi sul sito festivaldellamissione.it, siamo stati colpiti dalla varietà di temi e di ospiti. Il mondo missionario vuole comunicare con la città attraverso i linguaggi che gli sono propri: quelli della testimonianza, della Scrittura, della fede, della spiritualità, della teologia; ma anche tramite quelli (che non gli sono estranei) dell’economia, della politica, dell’ecologia integrale, dei diritti umani, dell’etica, della giustizia. Forse perché impegnati quotidianamente a confrontarsi faccia a faccia con i poveri, gli ultimi, gli scartati di ogni latitudine, con i conflitti, le conseguenze dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento indiscriminato della terra, i missionari non possono fare a meno di domandarsi (e domandare) il perché, e di denunciare quali sono i meccanismi che schiacciano nella marginalità la maggior parte della popolazione mondiale (la «violenza strutturale», direbbe Johan Galtung, o le «strutture di peccato», secondo Giovanni Paolo II). STORIE DI «SEMPLICI» MISSIONARI Dato che diverse iniziative del Festival si terranno in contemporanea, a malincuore siamo costretti a scegliere. Parteciperemo ad alcuni incontri nei quali «semplici» suore, famiglie, sacerdoti missionari racconteranno le loro esperienze in terre lontane (o vicine). Ascolteremo, ad esempio, suor Dorina Tadiello, sorella comboniana, già missionaria in Uganda, a Roma e Verona, che da due anni fa parte della comunità intercongregazionale di Modica, provincia di Ragusa, composta da sacerdoti e suore di diversi istituti religiosi che condividono la vita e la fede per fare accoglienza di persone migranti. Sentiremo le parole appassionate di don Dante Carraro, medico cardiologo dall’87, sacerdote dal ‘91, e dal 2008 direttore dell’Ong Medici con l’Africa Cuamm, con la quale viaggia spesso in Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Sierra Leone, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana e Uganda. E poi la testimonianza ricca e colorata di Chiara Bolzonella e suo marito Mauro Marangoni che, con tre anni di missione fidei donum in Kenya alle spalle e cinque figli, hanno fondato nel padovano, assieme ad altre tre famiglie, la comunità Bethesda per condividere il Vangelo nella forma dell’accoglienza e dell’animazione spirituale. A sinistra: alle Colonne di San Lorenzo, il sole di fine settembre illumina il Festival della Missione. | Qui: l’incontro «Missio today» di venerdì 29/09, con Maria Soave Buscemi, da 30 anni missionaria laica in Brasile; Aluisi Tosolini, filosofo e docente; il giornalista Roberto Zichittella; padre Giulio Albanese, comboniano, giornalista; don Mario Antonelli, già fidei donum in Brasile, impegnato nella pastorale missionaria e migranti di Milano; Mariagrazia Zambon, consacrata dell’Ordo virginum ambrosiano, dal 2001 in Turchia come fidei donum. | Sotto: sabato 1 ottobre. All’incontro «Oltre l’economia che uccide», il giornalista Gioele Anni intervista Adriano Karipuna, figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro l’assalto delle economie predatrici. All’incontro c’erano anche l’ex presidente del consiglio Mario Monti e suor Alessandra Smerilli. *

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