77 novembre 2022 MC nelle molteplici attività in favore della promozione umana, ispirato dalla celebre enciclica «Rerum Novarum» del papa Leone XIII. Così, attorno al santuario sorgono alcune associazioni che, nella loro denominazione sociale, portano il nome della Consolata, quali: «Pia unione della Consolata fra le operaieTabacchi»; «Pia unione della Consolata fra le tessitrici»; «Pia Unione della Consolata fra le operaie del cotonificio Poma»; «Laboratorio della Consolata», per la preparazione professionale e morale di innumerevoli lavoratrici e dirigenti. Inoltre, l’Allamano incoraggia la stampa cattolica, in un momento in cui pochi vi credono, offrendo appoggio morale e aiuti finanziari. Un altro impulso profetico dell’Allamano lo troviamo nel suo interesse, oltre che per la formazione spirituale e apostolica, anche per quella sociale del clero, che lo porta ad organizzare, nel Convitto Ecclesiastico, corsi di sociologia teorica, diritto finanziario, sociologia pratica. Il periodico «Difesa e Azione» così descrive questa ispirazione: «Possiamo annunziare con viva soddisfazione che il Rev. Can. Allamano, il quale ha sempre avuto un’intuizione precisa dei bisogni dei tempi, intende che il corso di sociologia abbia a formare parte integrante dell’insegnamento del Convitto». Questi corsi hanno la motivazione di fare comprendere ai giovani sacerdoti i grandi movimenti politici, sociali e religiosi del momento, per non rimanere tagliati fuori dai problemi più importanti della diocesi e del mondo. L’ispirazione profetica più significativa Gli istituti missionari dell’Allamano costituiscono l’ispirazione profetica più significativa, o meglio, il punto di arrivo di tutte le altre attività che realizza, non tanto come una serie di piccoli progetti, ma come provvidenziale preparazione alla fondazione stessa. L’ispirazione fondamentale di dare vita agli istituti missionari per l’Allamano non proviene da un’esperienza mistica, o da un’improvvisa illuminazione interiore, ma è frutto della sua capacità di leggere e comprendere le necessità apostoliche del suo tempo (situazione storica sociale e religiosa; persone, avvenimenti, ecc.), e soprattutto della comunione con Dio, centro della sua vita. L’Allamano è uomo di grande fede e molto realismo. Per esempio, in riferimento alla sua guarigione da molti ritenuta prodigiosa, secondo la testimonianza di padre Lorenzo Sales, l’Allamano confida con semplicità: «Non c’è da pensare che vi siano state rivelazioni; né le cerco né le desidero. Quando ero presso a morire feci promessa, se fossi guarito, di fondare l’Istituto. Guarii e si fece la fondazione. Ecco tutto». L’Allamano ha le idee chiare ed è convinto che l’opera è di Dio e che è Lui a portarla avanti: «Ecco, questa casa l’ha posseduta fin dal principio Nostro Signore ed è proprio sua, come un campo è del suo proprietario; quindi, non dite goffaggini col dire che il tale o il tal altro l’ha fondata, no, no, è la Madonna che la fondò, ed il principio è venuto da Nostro Signore». Figli e figlie dell’Allamano, con gioia continuiamo a contemplare il nostro padre fondatore come «profeta-voce di Dio» che ci invita a condividere con lui la «passione-amore» di Dio in favore di tutta l’umanità. suor Luz Mery Restrepo González
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