novembre 2022 MC A MC 55 Da sopra: Cuba, 02/12/2016. Un contadino aspetta il passaggio del feretro di Fidel Castro sulla Carretera Central. | Cuba 2014. Pescatori cubani con magliette Usa. | La parrandas de Remedios, Cuba, 2008. La festa tradizionale che si svolge ogni anno ha il suo culmine la vigilia di Natale con gare di fuochi d’artificio e carri allegorici. Qui: la copertina di «Destino final», il libro che contiene il progetto fotogiornalistico investigativo di Giancarlo Ceraudo sui crimini commessi dalle Forze armate durante la dittatura in Argentina. Il volume è acquistabile sul suo sito http://www.giancarloceraudo.net/bookshop/. Si sta discutendo se farne una serie tv. * * certo senso di giustizia ristabilita. Parte per Cuba prima della fine del processo. Lì, per l’assenza di internet, è quasi impossibile seguire quello che succede in Argentina. Lo raggiunge comunque la notizia dell’ergastolo. Giancarlo è felice per Miriam e per tutti quelli che hanno avuto giustizia, ma sente di aver fatto solo il proprio dovere. Se si hanno dubbi sull’importanza del fotogiornalismo oggi, il lavoro di Giancarlo Ceraudo ci aiuta a fugarli e a farci comprendere, ancora una volta, la potenza di una storia sapientemente raccontata. Valentina Tamborra NOTE: 1- I voli della morte furono una pratica attuata tra il 1976 e il 1983, durante la Guerra sporca in Argentina nell’ambito del cosiddetto Processo di riorganizzazione nazionale. Migliaia di dissidenti politici, o ritenuti tali, furono gettati in mare sotto l’effetto di droghe da aerei o elicotteri militari. 2- Durante la dittatura l’Esma divenne il più grande e attivo centro di detenzione illegale ove le persone scomode al regime della giunta militare venivano segregate e torturate. Delle circa 30mila persone assassinate, più di 5mila passarono da questi centri, solo 500 circa sono i sopravvissuti. 3- Le Madri di Plaza de Mayo è un’associazione formata dalle madri dei desaparecidos, i dissidenti o presunti tali scomparsi durante la dittatura militare. Giancarlo Ceraudo Nato a Roma nel 1969. Fotografo documentarista, ha lavorato in America Latina, Medio Oriente e in Europa sui diritti umani e su questioni sociali e culturali. Suoi lavori sono stati pubblicati su media italiani e internazionali come L’Espresso, Internazionale, El País, Geo, Sunday Times Magazine, New Yorker, Libération, National Geographic, Vrij Nederland, Polka Magazine, 6 Mois. Le sue fotografie fanno parte della collezione del Maxxi di Roma e sono state oggetto di mostre in Italia, Spagna, Francia e Stati Uniti. www.giancarloceraudo.net V.T.
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