Missioni Consolata - Ottobre 2022

mande (che l’animatore, in seguito, consegnerà stampate su un foglietto a ciascun giovane) non tanto in relazione a se stesso e alle sue inclinazioni, ma piuttosto in relazione agli altri, in modo che il discernimento lo aiuti a impostare la sua vita in riferimento agli altri. «Tante volte, nella vita, perdiamo tempo a domandarci: “Ma chi sono io?”. Tu puoi domandarti chi sei tu e fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati: “Per chi sono io?”». Storia di vita: Luciano Bottan L’animatore porta come esempio la storia di Luciano Bottan, un giovane missionario originario di Treviso, morto a 35 anni per un incidente mentre era in missione in Ciad. C’è un bel canto composto da lui che è molto ispiratore: «La canzone di Luciano». ASCOLTO E ACCOMPAGNAMENTO Nella Christus vivit, papa Francesco suggerisce agli adulti modi per aiutare un giovane a discernere il percorso della propria vita. La prima cosa da fare - scrive - è ascoltare. E questo VOCAZIONE L’ultimo capitolo dell’esortazione postsinodale di papa Francesco è appunto dedicata al tema del discernimento, in modo particolare al discernimento come strumento per riconoscere la propria vocazione. Scrive papa Francesco (CV 283 e seguenti) che quando si tratta di discernere la propria vocazione è necessario porsi varie domande. Non si deve iniziare chiedendosi come si potrebbe guadagnare di più, o come si potrebbe ottenere più fama e prestigio sociale. Non si dovrebbe nemmeno cominciare chiedendosi quali compiti ci darebbero maggiore piacere. Alcune domande importanti da porsi sono, invece: «Conosco me stesso, al di là delle apparenze e delle mie sensazioni?»; «So che cosa dà gioia al mio cuore e che cosa lo intristisce?»; «Quali sono i miei punti di forza e i miei punti deboli?». Seguono poi altre domande: «Come posso servire meglio ed essere più utile al mondo e alla Chiesa?»; «Qual è il mio posto su questa terra?»; «Cosa potrei offrire io alla società?». A queste domande, ne seguono altre molto pragmatiche: «Ho le capacità necessarie per prestare quel servizio? Potrei acquisirle e svilupparle?». Il giovane deve porsi queste doascolto implica tre sensibilità diverse e complementari (cfr. nn. 292-294). Innanzitutto l’attenzione a dedicare alla persona il tempo necessario e un ascolto incondizionato. La seconda è la capacità di cogliere il punto giusto nel quale è in azione la grazia o la tentazione, appunto il discernimento. Questo ascolto è orientato a riconoscere lo Spirito buono, ma anche le trappole dello spirito cattivo, i suoi inganni e le sue seduzioni. La terza attenzione è l’ascolto profondo del desiderio dell’altro oltre il guscio dei sentimenti: dove vuole davvero andare, chi vuole essere. Il discernimento è un processo che richiede un accompagnamento e presuppone la libertà. Non ci sono ricette. Questa è la grande lezione che Francesco offre ai giovani: aiutarli a riconoscere che il loro destino e quello del mondo sono nelle loro mani. Il loro impegno, alla luce della fede, è vocazione e missione. Il video di papa Francesco «Ascoltare i sentimenti e fare discernimento» può completare questa parte. AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT 79 ottobre 2022 amico MC BU Rennes 2 / flickr.com

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