72 amico ottobre 2022 mc Con questo canto Maria spinge il suo sguardo lontano nel tempo e annuncia una speranza di salvezza per quanti se ne riconosceranno bisognosi. L’esodo venturo, annunciato da Maria, vedrà l’azione potente di Dio dispiegarsi nel tempo. Essa vanificherà e disperderà i progetti dei superbi che si credono intoccabili. IL ROVESCIAMENTO Rifacendosi alla preghiera salmica, Maria canta i segni e i prodigi operati da Dio, la potenza del suo braccio che disperde l’alterigia degli orgogliosi. Qui si nota la logica divina che sente che nel loro futuro. Già al versetto 51 si sente l’eco delle azioni che Dio, «con mano forte e braccio teso», ha operato per liberare Israele dalla schiavitù dell’Egitto. La locuzione «con mano forte e braccio teso» è la tipica frase per descrivere le azioni potenti che Dio compie a favore del suo figlio primogenito (cf. Es 4,22; Dt 4,34; 26,8). È interessante notare che questa espressione è anche usata nel deutero Isaia per descrivere l’evento del secondo esodo, quello dell’esilio di Babilonia: «Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, o braccio del Signore. Svegliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate» (Is 51,9). Il braccio che a suo tempo realizzò il primo esodo e poi il secondo, ora, per bocca di Maria, è annunciato come lo strumento che realizzerà il terzo esodo, quello messianico, quello di coloro che temono Dio, gli umili di cuore e i poveri in spirito, quello che sarà realizzato da suo figlio. Non sarà più un esodo del solo popolo di Israele, ma abbraccerà tutti «coloro che temono Dio», gli anawim di tutti i tempi. Nella seconda parte del Magnificat si legge: «Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre» (Lc 2,51-55). In questi versetti si verifica uno spostamento di enfasi: si passa dall’esperienza di Maria alla storia di Israele, costellata delle grandi azioni operate da Dio. Nella prima parte dell’inno, si esaltavano la bassezza e l’umiltà di Maria, qui si esaltano tutti gli umili (tapenoi) che hanno uno spirito di umiltà. IL TERZO ESODO In questo segmento dell’inno, le azioni, nonostante siano descritte con verbi al passato, hanno un valore al presente e si proiettano al futuro. Tutti gli atti compiuti da Dio, infatti, investono gli umili sia nel loro preParticolare della Annunciata di Antonello da Messina, 1475 Galleria Regionale della Sicilia, Palermo Bibbia on the road DI ANTONIO MAGNANTE Benedetti in lei Nella seconda parte del suo inno, Maria esulta per le grandi opere compiute da Dio nella storia. Con lei si apre il tempo del terzo esodo, del rovesciamento delle logiche del mondo, delle promesse compiute, della benedizione, della figliolanza. Ecco la terza puntata di tre sul MAGNIFICAT.
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