26 luglio 2022 MC ITALIA MC A 50 anni dall’approvazione della legge sull’obiezione di coscienza TU NON UCCIDERE democristiani, socialisti e comunisti è in procinto di rompersi. Umberto Merlin, relatore, membro della Democrazia Cristiana, interviene su alcuni emendamenti. Uno di questi, a firma del socialdemocratico Ernesto Caporali, propone il riconoscimento in Costituzione dell’obiezione di coscienza. Merlin lo rigetta con una frase laconica: «Non lo possiamo accettare perché in Italia non esiste una setta di obiettori L’obiezione al servizio militare ha una lunga storia. Ne ripercorriamo le tappe principali dalla fine della Seconda guerra mondiale all’approvazione della legge avvenuta in Italia nel 1972. Un’altra difesa non armata e nonviolenta è possibile. di MARCO LABBATE di coscienza, come quella che esiste in Inghilterra» (si riferisce probabilmente alla Società degli amici, noti come Quaccheri, presso i quali il rifiuto della guerra ha una lunga tradizione). «Obiezione di coscienza» è, in effetti, un’espressione «esotica», come la definirà nel 1949 il poeta Guido Ceronetti, giovanissimo attivista per il suo riconoscimento. Se il primo paese a legiferare sul tema è stato la Norve- Heinrich-Böll-Stiftung / flickr.com Il 22 maggio 1947 all’Assemblea costituente si discute dell’articolo 49 (poi 52 nella numerazione definitiva) della Costituzione italiana, quello cioè che statuirà il sacro dovere della difesa della patria e il servizio militare obbligatorio nei limiti e modi previsti dalla legge. Il momento storico è delicato: il secondo governo De Gasperi è andato in crisi. Ancora non lo si sa, ma l’unità resistenziale tra Qui: la scultura Non-Violence o The Knotted Gun (La pistola annodata) dell’artista svedese Carl Fredrik Reutersward. La versione più conosciuta si trova davanti al Palazzo di Vetro di NewYork, sede delle Nazioni Unite. In alto a destra: Pietro Pinna, il primo obiettore al servizio militare nel 1949. | Aldo Capitini, padre della nonviolenza in Italia, tra le altre cose fondatore del Movimento Nonviolento e della marcia per la pace Perugia-Assisi. * *
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