Noi e Voi «Buona sera a tutti voi, Tura Friends. Oggi c’è questa barca che ci aspetta. Anche se quasi piena, il barcaiolo si è reso disponibile a fare la spola fino a che tutti i Tura Friends non siano arrivati a destinazione. Quindi mettiamoci in fila pazientemente. Oggi, domenica, partenza alle otto e ritorno alle sei e mezzo, con il buio in arrivo, per la messa alla comunità di Loya, la più lontana ma senz’altro la più vivace. Con la strada che comincia ad avere problemi, anche se siamo solo all’inizio delle piogge. Ma inserendo le 4 ruote motrici, diventa quasi una strada asfaltata. Chiesa piena con tanti bambini, e la gente attenta dall’inizio alla fine della celebrazione. Alex, il giovane catechista, è l’anima della comunità, con iniziative che spronano tutti a guardare sempre avanti. Ed in questo è affiancato da un vivace comitato di leader. I preparativi per la costruzione della chiesa continuano: ogni domenica parte dei mattoni vengono avvicinati alla zona dove verrà edificata la nuova chiesa. Ci sono già cinque camionate di sabbia sul posto. L’ultima colletta ha fruttato più di una tonnellata di cemento. E oggi ho suggerito di far partecipare a questo sforzo anche i molti cristiani originari di Loya, ma che ora vivono - e molti di loro hanno fatto fortuna - in varie città del Tanzania. Proposta accettata e che verrà realizzata al più presto. “Mattone su mattone”, cantavamo, quando una quarantina di anni fa mi trovavo a Santa Maria a Mare, in quel di Fermo (Ap). Haba na haba hujaza kibaba, diciamo in swahili. Una goccia dopo l’altra riempiono il bicchiere. Dopo un buon pranzo a casa di un maestro, una visita veloce al fiume il cui greto, in una delle ultime visite, avevo attraversato con la macchina. Oggi almeno un metro e mezzo di acqua, dalla corrente veloce, solcata solo da qualche piccola barca per il trasporto di persone e di cose. Tre settimane fa, come vi avevo accennato, hanno riaperto le scuole e, quindi, anche la nostra St. Raphael Primary school. Ogni giorno vi è qualche nuovo arrivo, e anche oggi, domenica, due ragazzi si sono aggiunti. In totale, fino ad oggi, sono una settantina, una trentina dei quali vivono nel collegio provvisorio in attesa di poter iniziare la costruzione, ampia e funzionale come si deve, all’interno del terreno della scuola non appena saranno risolti i problemi di occupazione abusiva di gran parte dell’area». Domenica 13 febbraio non arriva il solito messaggio. Allarme tra gli amici. Il 14, arriva uno breve breve: «Ciao Tura Friends Alcuni amici mi chiedono se va tutto bene, dal momento che ieri il nostro appuntamento è saltato. Causa di una forte malaria che mi ha preso ieri durante la seconda messa. Solo ora mi sento un po’ meglio. Buon pomeriggio». È stato l’ultimo messaggio. Domenica 20, alle 21.45, infatti, è arrivata una email dalla nostra segreteria generale di Roma: «Morte di padre Remo Villa». Ho pianto. Se potete, tornate a vedere la foto in bianco e nero di pagina 68 del numero scorso. Remo è il primo a destra. Era il terzo giorno del nostro anno di noviziato. Compagno, amico, fratello di una vita. Liceo insieme, noviziato, divisi per teologia, lui a Roma e io a Torino, gli ho fatto da fotografo per la sua ordinazione al paese, Mori (Tn). Uniti poi nel progetto di animazione missionaria e nel creare la rivista Amico, che nasceva dalla collaborazione tra noi (allora) giovani animatori. Quanta passione, quanti sogni. Per lui è stata fondamentale l’esperienza nel casale di Santa Maria a Mare e il contatto con la chiesa di Fermo. Poi, nel 1981, parte, prima per Londra e poi per il Tanzania, dove arriva nel 1982 e rimane fino alla morte, 40 anni. Nel 2019 ha fatto la scelta che ha pagato con la vita. Una scelta difficile e dolorosa. Il Signore l’ha portato a Tura, dove non c’era niente ed è andato a vivere in una casetta in affitto. Tura è una missione nuova in uno dei territori più poveri di tutto il Tanzania. Qui ha cominciato con coraggio e creatività, senza risparmiarsi. Neppure il Covid lo ha fermato. L’ha fermato invece la malaria. Ora è sepolto a Tosamaganga, nel cimitero di tanti Missionari della Consolata. Riposa in pace, Remo, e dal cielo continua a proteggere la tua gente di Tura. 6 aprile 2022 MC
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