Missioni Consolata - Aprile 2022

A cura del Direttore MC R Noi e voi LETTORI E MISSIONARI IN DIALOGO I I I I I I Sono già oltre 7 milioni nei soli mesi di gennaio e febbraio 2022. Non sono pulci, ma bambini. Senza contare la sofferenza delle madri che non viene cancellata anche se - come qualcuno propone - l’aborto diventa un diritto. Oggettivamente non ho risposte esaustive da dare sulle cause della sofferenza dei bambini «innocenti» - ce ne sono di colpevoli? -. Cerco anche di capire e approfondire le cause di tanto male, senza però farmi schiacciare dell’enormità dei problemi o diventare maestro nel blame game (il «gioco del biasimare», dare la colpa). È vero, sono urgenti anche prese di posizione a livello internazionale, ma, come fanno tanti miei confratelli nei paesi dove sono missionari, la prima cosa è che ciascuno faccia la sua parte facendosi carico di quei bambini che incontra con la vicinanza, la cura, l’attenzione, la tenerezza. In fondo solo l’amore può essere una risposta vera al dolore. Sta a noi, con i nostri atteggiamenti, diventare alternativa d’amore alla cattiveria, senza aspettare grandi soluzioni, ma diventando prossimi per le persone, piccole e grandi, che incontriamo sulla nostra strada. L’AMICO DI TURA CI HA LASCIATO Domenica 6 febbraio, puntuale come ogni settimana, da Tura, nella diocesi di Singida in Tanzania, padre Remo Villa ha mandato il suo solito cocktail di notizie e foto agli amici. LA SOFFERENZA DEI BAMBINI Leggo sempre con interesse il vostro giornale, uno dei pochi che spaziano su tutto il mondo. Congratulandomi per il vostro lavoro vi invio queste poche riflessioni. Tutti noi abbiamo grande venerazione per il Santo Padre, un po’ di tristezza però domenica sera in Tv quando, alla domanda di Fazio sulla sofferenza dei bambini innocenti, il papa non ha puntato il dito contro la cattiveria degli adulti ma si è limitato a dire che non ne sapeva la causa, non aveva una spiegazione. Non è per fare i saccenti ma tantissime volte la sofferenza dei bimbi è causata dalla cattiveria di noi adulti. Bimbi che si ammalano per l’inquinamento causato dai grandi con la loro sete di guadagno eccessivo. Il denaro, i privilegi, il successo ai primi posti per cui cibo avariato venduto ugualmente con la conseguenza che mangiamo sovente alimenti dannosi per la salute specie dei piccoli indifesi. Aria inquinata, rifiuti tossici sversati ovunque, radioattività eccessiva. Tantissime altre volte i bimbi soffrono sempre per colpa dei grandi, per la loro cattiveria sotto forma di ingiustizie sociali o per violenze fisiche subite. Come si fa a dare la colpa a Dio se siamo noi adulti a causare più o meno indirettamente tali sofferenze? Un mafioso che, sparando a un altro mafioso, uccide per sbaglio un bimbo di passaggio è forse colpa del cielo o non piuttosto della cattiveria del mafioso che voleva uccidere? Come si fa a dare la colpa al cielo se un bimbo nasce malato quando siamo noi che inquiniamo e trattiamo male, con egoismo e cattiveria una mamma incinta? Si sente pure parlare di ragazze obbligate a prostituirsi anche durante la gravidanza senza rispetto né per la mamma né tantomeno per il nascituro. Poi ci si scandalizza della sofferenza degli innocenti, quando siamo noi adulti a causare tale dolore con sopraffazioni tra noi, cattiverie che si riversano sui bimbi, gelosie, invidie in famiglie. Bimbi che vivono con genitori che litigano in continuazione per i loro capricci e volontà di supremazia. Tantissime volte la cattiveria dei grandi ricade più o meno indirettamente sui bimbi innocenti. Siamo noi adulti che ci comportiamo male con orgoglio e presunzione di poter fare a meno degli insegnamenti del Vangelo e poi ci lamentiamo. Cordiali saluti E. B. email del 23/02/2022 Gentile E., pubblico volentieri la sua sul dolore dei bambini, senza però con - dividere la sua amarezzaper la mancata risposta del papa. In realtàmolte situazioni di sofferen - za dei bambini non hanno una spiegazionee, probabilmente,come per la sofferenzadegli adulti e degli anziani, dobbiamoaccettare la finitezza, il limite insito nella no - stra natura di uomini. Non so lei, ma con questa realtà ho avuto a che fare fin dalla mia infanzia, andando con i miei genitori alla tomba della mia prima sorella, morta in 12 ore a sette mesi, mentre io ero ancora nella pancia di mia madre. Credo che il dolore provato da mia madre in quel momentoabbia segnato la mia vita senza una spiegazione. Ma tutto quello che dice circa la nostra responsabilità nel moltiplicare le sofferenzedei bambini - e non solo a loro -, è vero. Quanto sta succedendo in questi giorni in Ucraina ne è una prova evidente, così come l’incredibilenumero di aborti fatti ogni anno nel mondo. 5 aprile 2022 MC

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