Missioni Consolata - Marzo 2022

59 marzo 2022 MC Testo e foto di Dan Romeo www.iviaggididan.it MC R Portfolio I VIAGGI DI DAN Libano, nei campi dei rifugiati palestinesi t Nell’ottobre del 2021 sono tornato in Libano a due anni dal reportage nel campo di Burj El Barajneh di Beirut (vedi MC 89/2020) grazie alla collaborazione con Wpa - Women’s program association, un’organizzazione umanitaria palestinese che svolge la propria attività nei campi profughi del paese. Travolta dalla crisi economica iniziata nel 2018, Beirut è una città profondamente cambiata in termini di organizzazione, condizioni di vita, povertà, disagio sociale, igiene pubblica, livelli di militarizzazione. A contribuire a questo degrado c’è stata anche l’esplosione del porto del 4 agosto 2020 a causa della quale persero la vita 218 persone. UN PO’ DI STORIA Nel Medio Oriente ci sono 58 campi profughi palestinesi ufficiali. Si trovano in Giordania, Cisgiordania, Gaza, Siria e Libano. Molti sono stati creati nel 1948 a seguito della prima guerra arabo israeliana. Altri sono nati dopo le guerre del 1967 e 1973 e, più recentemente, dopo la guerra in Siria, per i palestinesi siriani. Circa 1,5 milioni di rifugiati vivono nei campi ufficiali. I rifugiati palestinesi, secondo la definizione accettata dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), sarebbero le «persone il cui luogo di residenza era la Palestina nel periodo dal 1° giugno 1946 al 15 maggio 1948 e che hanno perso sia la casa che i mezzi di sussistenza a causa del conflitto del 1948». Dal 1948 ne sono stati registrati circa 450mila in Libano. Più della Ritorno nel Libano segnato dalla crisi economica e politica, dalla distruzione del porto di Beirut, e dalla presenza dei campi dei palestinesi, arrivati a partire dal 1948 e poi moltiplicatisi con il divampare della guerra in Siria.

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