I GESUITI RadioProgreso, lavocedegli ultimi In Honduras, l’ordine dei Gesuiti svolge un’importante opera di comunicazione attraverso un’emittente radiofonica e un gruppo di riflessione. Ismael Moreno Coto, «padre Melo», ne è l’instancabile animatore. Golpe | Machismo | Donne | Carovana migranti Gli anni più duri sono stati quelli immediatamente successivi al colpo di stato del giugno 2009. Giornalisti e impiegati ricevevano minacce a ripetizione dai militari e dai loro fiancheggiatori. Ma non si sono mai arresi, anche dopo l’assassinio - l’11 aprile 2014 - di Carlos Mejía Orellana, uno degli amministratori dell’emittente. Fondata nel 1956, acquisita dalla Compagnia di Gesù nel 1970, Radio Progreso è quella che si può definire un’emittente di lotta o, per usare i suoi slogan, la «voce dei senza voce» (la Voz de los sin voz), «la voce di un popolo in cammino» (la Voz de un pueblo en marcha) e ancora «la voce che sta con te» (la Voz que está con vos). Da gennaio 1980, la struttura di Radio Progreso è affiancata da un gruppo di riflessione e approfondimento conosciuto con l’acronimo di Eric (Equipo de reflexión, investigación y comunicación), anch’esso facente capo ai Gesuiti dell’Honduras. PADRE MELO Anima instancabile della radio e del gruppo di riflessione è Ismael Moreno Coto, conosciuto come «padre Melo», gesuita e attivista dei diritti umani. Una persona a cui mai ha fatto difetto il coraggio della parola. Il 17 dicembre 2019, in occasione dei 63 anni della radio, il padre gesuita ha ricordato il Dna A proprio dell’emittente: un’opposizione diretta al modello di sviluppo basato sull’infinita accumulazione di ricchezza e capitale in un numero ridotto di famiglie a costo di condannare milioni di persone alla disoccupazione, alla povertà e alla perdita di diritti e opportunità. A settembre 2021, poco prima delle elezioni, su Envío, la rivista editata da Eric, padre Melo scriveva: «Siamo sotto il controllo di un Patto politico dell’impunità costituito il 28 giugno 2009 con il colpo di stato e andato consolidandosi sotto la guida di un gruppo di mafiosi che ha trasformato un partito politico in una struttura criminale. […] Parliamo di un Patto politico dell’impunità guidato dal crimine organizzato, soprattutto dal traffico di droga, sotto la guida di Juan Orlando Hernández [il presidente del paese], la sua famiglia e i collaboratori più vicini. A questa squadra si aggiungono attivamente i membri dell’alto comando delle Forze armate, la cupola della Polizia nazionale, i magistrati della Corte suprema di giustizia, il Pubblico ministero generale, il settore delle imprese raggruppate nel Cohep [Consejo hondureño de la empresa privada], settori In alto: il gesuita padre Melo con Berta Cáceres, l’ambientalista indigena assassinata nel 2016. | In piccolo: il logo di Radio Progreso, l’attivissima emittente dei Gesuiti dell’Honduras, diretta da padre Melo. * " Il modello di sviluppo ha condannato milioni di honduregni alla disoccupazione, alla povertà, alla perdita di diritti e opportunità. © Radio Progreso 23 marzo 2022 MC MC
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