Tre storie di lavoratrici domestiche SEMPRE PIÙ ESSENZIALI ITALIA MC A dava, che ogni mattina e ogni sera di tutti i giorni dell’anno presta la sua opera in una casa di provincia, dove prepara colazione, pranzo e cena, mette i bigodini alla sua titolare, sostiene il marito mentre si infila la camicia e, più in generale, aiuta la coppia a vivere una quotidianità che a un certo punto della vita diventa straordinariamente complicata. Mercedes, Corina e Violeta non si conoscono, probabilmente non si conosceranno mai, ma in comune hanno tanto. Sono Sono le 8 del mattino di uno dei primi giorni dell’anno e Mercedes Areola, 63 anni, di origine filippina, cammina veloce per andare al lavoro in una zona residenziale di Torino. Alla stessa ora, ma dall’altra parte della città, Corina Bautista, 50 anni, di origine peruviana, è già entrata in servizio e sta aiutando il suo datore di lavoro di 93 anni ad alzarsi, lavarsi e iniziare la giornata. A 30 km di distanza, la stessa cosa sta facendo Violeta Dobrea, 39 anni, di origine molSono quasi un milione le collaboratrici e i collaboratori domestici con contratto regolare, e altrettanti in nero. Dietro a questi numeri troviamo volti, storie, famiglie divise. Il settore è in continua espansione, nonostante la frenata dovuta alla pandemia. testo e foto di SIMONA CARNINO 16 marzo 2022 MC
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