Missioni Consolata - Dicembre 2021
(almeno fino allo scoppio del Covid), è diventato punto di attra- zione e transito per migranti pro- venienti dall’Africa subsahariana. Questo perché la fascia del Sahel, regione con radici anti- chissime e un tempo agognata da mercanti e viaggiatori, è ora un territorio complesso. Tutti i nu- merosi paesi che vi si affacciano, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad, Sudan e altri, infatti, si trovano in una situazione di grande precarietà a causa della crisi ambientale che provoca de- sertificazione e grave impoveri- mento. Tutta l’area, poi, è anche uno snodo della politica internazio- nale sommersa. Qui avviene il traffico dei nuovi schiavi verso l’Europa, il commercio illecito di armi e droga, il terrorismo. Il tutto aggravato da cattivi governi e corruzione che impediscono lo sviluppo economico e, quindi, le misure per combattere il terrori- smo jihadista che fa leva sulla po- vertà per reclutare nuovi seguaci. Da anni si susseguono irruzioni nei villaggi, massacri e recluta- menti forzati di giovani. Questi sono costretti a diventare terrori- cooperando 76 dicembre 2021 MC AIUTO MIGRANTI OUJDA Missione AMO quattro ruote per servire E steso poco meno di mezzo milione di chilo- metri quadrati (una volta e mezzo l’Italia, ndr .), il Marocco è un paese monta- gnoso al Nord e desertico al Sud. La popolazione conta circa 37 milioni di abitanti, dei quali il 58% vive nelle città. Rabat, capi- tale politica, e Casablanca, capi- tale economica, sono le due più importanti. Le lingue ufficiali del paese sono l’arabo, il berbero e il francese. L’economia è fondamentalmente agricola e di allevamento, ma il paese dispone anche di impor- tanti miniere di argento, fosfato, piombo e zinco, e oggi ha un’in- dustria turistica fiorente. La religione dominante è l’Islam. La presenza cristiana è minima, anche se ha origini antichissime risalenti al terzo secolo d.C. Oggi il paese conta due diocesi, Rabat e Tangeri, 35 parrocchie e 50 sacerdoti residenti. Il paese è stato visitato da papa Francesco nel marzo del 2019 e in quello stesso anno, a ottobre, il vescovo Cristóbal López Ro- mero, arcivescovo di Rabat, è stato nominato cardinale. Il numero totale dei cristiani è comunque molto esiguo, circa 25mila in tutto, e tra le comunità cristiane che vivono oggi in Ma- rocco, si possono censire quasi novanta nazionalità, soprattutto studenti che provengono in gran parte da altri paesi dell’Africa subsahariana. CROCEVIA DI MIGRANTI Il Marocco che nella seconda metà del Novecento ha espor- tato circa cinque milioni di emi- grati, soprattutto verso i paesi in- dustrializzati dell’Europa, oggi, con l’economia in forte crescita sti o a fuggire, e il Marocco è una delle vie di fuga preferite, per- ché più sicuro della Libia. I MISSIONARI DELLA CONSOLATA A OUJDA Negli ultimi anni, i Missionari della Consolata in Spagna hanno cercato un maggiore impegno nell’opera di accoglienza degli immigrati, la quale è un’opzione ad gentes della congregazione in Europa. Così hanno aperto una comunità a Oujda su invito del cardinale Cristóbal López. Lo scopo della missione è di ac- cogliere i migranti in questa città che si trova all’estremo Est del paese, a circa 15 km dal confine con l’Algeria, e a 60 km a Sud del Mar Mediterraneo. Oujda è un luogo di transito per molte persone provenienti dai paesi dell’Africa subsahariana che vogliono raggiungere l’Europa. Qui vi arrivano dopo aver attraversato il deserto e sofferto molte difficoltà. Nella parrocchia di Saint Louis, già cattedrale al tempo del pro- tettorato francese, chiesa enorme per una settantina di cri- stiani, quasi tutti di origini sub- © AfMC / Edwin Osaleh
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