Missioni Consolata - Dicembre 2021
Le nostre email: redazione@rivistamissioniconsolata.it / mcredazioneweb@gmail.com R MC spirituale saltuaria (una visita al- l’anno), è rimasto un germoglio che, grazie al lavoro arduo e in condizioni difficili di alcuni missio- nari, ha dato vita a una Chiesa in crescita. I Missionari della Conso- lata sono ritornati in zona nel 2013 e a Uncanha nel 2018, con padre Franco Gioda ( vedi a pag. 58 ) che più di tutti ha dato un im- pulso missionario. Noi cerchiamo di continuare nel piccolo il cam- mino intrapreso. Qui tutto parla di missione, si vive la missione con tutte le diffi- coltà che porta con sé, perché iniziare, seminare il Vangelo, non è sempre facile. Cosa dici? In quale lingua? Con quali idee? Con quale zaino o valigia? Con che stile? A fine settembre sono andato a visitare la zona di Chawalo; ero già stato nel 2019 a Nhansunga, ma le altre comunità avevano vi- sto un prete solo nel 2016. Pur- troppo quelli di Mpembe non erano stati avvisati e così do- vranno aspettare un altro anno, ma, sorpresa, ho trovato una nuova comunità, Jemussi, che il catechista Francisco aveva ini- ziato facendo oltre 20 km a piedi in una zona di savana e sabbia. Le difficoltà alla frontiera con lo Zambia, il viaggio in 10 nella vec- chia Corolla per 60 km oltrefron- tiera, le due ore a piedi ormai alla luce del telefonino, il passaggio del fiume in canoa al buio per rientrare in Mozambico, non erano niente al confronto della gioia dei cristiani, catecumeni e simpatizzanti nel vedersi visitati e soprattutto con la bellezza di ve- dere nascere piccoli segni di spe- ranza in queste nuove comunità che accolgono l’Emmanuele, il Dio con noi, che ci visita. È Na- tale. Francisco è stato formato per un anno con la sua famiglia nel centro catechistico; è gio- vane e con buono spirito missio- nario. Gli abbiamo lasciato i soldi per comprare una bicicletta. Se lo merita e se lo meritano i cate- cumeni che aspettano la sua vi- sita. Quest’anno al centro catechi- stico di Uncanha verrà una fami- glia proprio da Chawalo, quella di Nixon. Senza di loro, il nostro sa- rebbe un correre a vuoto. Quel- l’ antiquum ministerium , rispolve- rato ultimamente anche in un do- cumento di papa Francesco, è fondamentale ed è per questo che ad Uncanha, con padre Gioda, avevamo iniziato per i ca- techisti un corso annuale, fami- liare e in lingua locale, che por- tiamo ancora avanti, finché ci sarà possibile. Grazie anche a voi. Ciao, Buon Natale e Buon 2022. padre Carlo Biella Uncanha, Mozambico © AfMC / Carlo Biella UNCANHA, VITA NUOVA Carissimi, a tutti voi un caro saluto e l’augu- rio di ogni bene in questo nuovo Natale, mentre un altro anno volge al termine, carico di mo- menti belli e meno belli, ma tutti sono parte della nostra vita, della nostra storia e sono pieni della speranza che ci è data da quel Gesù che ha cambiato il modo di vedere le cose e gli avvenimenti: il cristiano non può prescindere da questo, anche quando costa. Mi trovo in una zona isolata del Mozambico, dove i Missionari della Consolata avevano comin- ciato l’evangelizzazione quasi 100 anni fa, nel 1926, poco prima della morte del Fondatore. Pochi anni dopo, per motivi di forza maggiore, avevano lasciato quei luoghi, pur rimanendo nel Niassa, al Nord del Mozambico. Attual- mente sono nella missione par- rocchia di Uncanha, nell’altipiano di Marávia (Diocesi di Tete). Una realtà bella e verde, anche se per 6-7 mesi all’anno non si vede una goccia di pioggia e il paesaggio cambia e i suoi colori passano dalle tonalità verdi a quelle gialle e nere dei tempi secchi e degli in- cendi. La gente è Bantu dell’etnia Massenga, anche se non man- cano altre lingue e etnie soprat- tutto verso il fiume Zambezi. Per diverse ragioni (politiche, belliche, ideologiche, vocazionali, economiche, di isolamento e sa- lute) quella che era una delle prime zone evangelizzate, non ha mai avuto la fortuna di una pasto- rale continuativa. Nonostante de- cadi di isolamento e assistenza 7 dicembre 2021 MC
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