Missioni Consolata - Dicembre 2021
I l popolo d’Israele è libero, al di là del mare, fuori dalla casa di schiavitù. Ha già spe- rimentato la nostalgia del passato e il sostegno di Dio (con la manna, l’acqua e persino con un dono che sembra parlare del- l’eccezionalità di una festa, le quaglie). Tutto sembrerebbe ri- solto, ma il percorso in realtà non è finito. Ora, l’attenzione si sposta su Mosè, chiamato a fare un altro passo, questa volta nella dire- zione della gestione del quoti- diano. Alcune situazioni sono vissute prima da lui, poi ven- gono vissute in modo simile dall’intero popolo. Tocca ora alla guida di Israele aggiungere un altro mattone. UNA FAMIGLIA (18,1-12) Quando in Esodo 2,15-22 ab- biamo incontrato Ietro, il sacer- dote madianita divenuto suo- cero di Mosè, pensavamo che servisse semplicemente a intro- durre la moglie, o forse addirit- tura il figlio. Ma Ietro ora ritorna in scena, imprevisto, e si com- porta come se si trovasse di fronte a un popolo stanziale. In- fatti si reca in visita dal genero, riportandogli moglie e figli. In questa veloce annotazione ci sono molti particolari che ci stu- piscono. Intanto, non sapevamo di Angelo Fracchia, biblista COSÌ STA SCRITTO ♦ IL LIBRO DELL’ESODO un cammino di libertà MC R possiamo spiegarci questa cosa con il fatto che il mondo cultu- rale da cui il libro dell’Esodo pro- viene e, ancor di più, quello che intende storicamente narrare, erano contesti fortemente pa- triarcali e maschilisti, dove inol- tre i figli rappresentavano sem- plicemente la garanzia di conti- nuità del clan, ma non erano va- lorizzati in sé. È però vero che, nonostante questo retroterra, spesso, nei racconti biblici, le donne vengono presentate con fisionomie nette, con progetti, sogni e frustrazioni proprie, come autentiche protagoniste delle storie che coinvolgono i loro mariti. E nel caso di Sipporà questo non succede. La figlia del sacerdote madianita aveva agito autonomamente, salvando Mosè, nell’enigmatico episodio in cui, mentre torna- vano verso l’Egitto dopo la chia- mata divina, aveva salvato la vita del marito circoncidendo il figlio (Es 4,24-26). Ma quel racconto, nel quale peraltro pare che la coppia avesse un figlio solo e che stesse andando in Egitto unita, è l’unico nel quale Esodo parla di Sipporà in modo signifi- cativo. E ora, invece, veniamo a sapere che non è stata in Egitto con il marito. Ciò potrebbe significare che dopo la circoncisione del primo- genito Gersom, Mosè ha riman- dato alla casa paterna la propria famiglia. Però l’assenza, in quel contesto, del secondo figlio (il cui nome, Elièzer, in Es 18,4, è spiegato alludendo alla libera- zione dal faraone) può lasciare intendere che solo dopo un pe- riodo in Egitto, moglie e figli sa- che a Mosè fosse nato un se- condo figlio, Elièzer. Poi, se Sip- porà e i suoi figli vengono con- dotti nell’accampamento ebraico, significa che non erano con Mosè in Egitto. Noi lettori sappiamo diverse cose sulle vicende vissute da Mosè e dal suo popolo. Come quest’ultimo avesse dapprima assistito allo scontro con il fa- raone quasi da spettatore, ma poi aveva dovuto prendere posi- zione e ogni famiglia aveva do- vuto esplicitare la sua identità ebrea (Es 12,7), partire in fretta di notte con carri e bestiame, an- ziani e bambini, lasciandosi alle spalle gli egiziani in lutto per la morte dei primogeniti. Sappiamo anche che gli egiziani li hanno inseguiti con un esercito veloce e agguerrito. Non sappiamo però quanto tempo trascorre dal primo scontro tra Mosè e il fa- raone e l’uscita di Israele dall’E- gitto. Potrebbero essere tra- scorsi mesi, oppure poche setti- mane o addirittura giorni. In quel tempo Mosè ha rischiato la propria vita esponendosi in prima persona. Il testo ci dice tutte queste cose. Ma che Mosè non avesse portato con sé in Egitto moglie e figli non ce lo dice, e in effetti non ce lo aspet- tavamo. Li ha lasciati fuori dall’E- gitto per precauzione? Come ga- ranzia per il suo ritorno fuori dall’Egitto? ENIGMI Colpisce, poi, che l’Esodo narri l’accoglienza calorosa che Mosè riserva a Ietro, ma non dica niente riguardo a come abbia ri- cevuto la moglie e i figli. Certo, Collaborare (Es 18) nella «normalità» 32 dicembre 2021 MC
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