Missioni Consolata - Dicembre 2021
19 dicembre 2021 MC L’AMAZZONIA SECONDO SALGADO AMAZZONIA MC A seguito da uno sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Europa. Nel 1974 documentò la rivoluzione in Portogallo e la guerra coloniale in Angola e nel Mozambico; nel 1994 il genoci- dio del Ruanda. Il suo impegno ambientalista si è concretizzato con la fondazione dell’Istituto Terra (institutoterra.org) nel Minas Gerais, con l’obiettivo di ri- piantare quattro milioni di alberi in terre nelle quali l’ecosistema era stato devastato, recupe- rando oltre 1.500 ettari di «mata atlantica». L’evoluzione del pro- getto ha comportato la nascita del «Centro per l’educazione e il restauro ambientale» (Cera) che propone un approccio ecososte- nibile come unica via per salvare la Terra. Dopo le ricerche «Exodus. In cammino sulle strade delle mi- grazioni» e «Genesis», quest’ul- tima che testimonia la maestosa bellezza delle regioni più remote del pianeta, Salgado ha intra- preso una serie di viaggi per im- mortalare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzo- nica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli. Da tutto ciò è nata la mostra «Amazônia», allestita al «Maxxi-Museo nazionale delle arti del secolo XXI» (maxxi.art) di Roma fino al 13 febbraio 2022 come unica tappa italiana. Ne è curatrice Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del fotografo. LA FORESTA E I GUARDIANI «Amazônia» è una spettacolare esposizione di circa duecento fo- tografie, rigorosamente in bianco e nero, grazie alle quali pos- siamo esplorare alcuni angoli di questo ecosistema unico ma in grave pericolo e conoscere do- dici popolazioni indigene brasi- liane. Dal 2013 al 2019, non senza diffi- coltà, Sebastião e Lélia hanno viaggiato all’interno dell’Amazzo- I l fotografo brasiliano Seba- stião Salgado è uno dei più apprezzati maestri della fotografia contemporanea mondiale. Da circa quattro decenni la sua arte ci mostra luoghi splendidi e grandi atrocità umane. Nato nel 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, Salgado ha visitato più di 130 paesi con la sua macchina fotografica, spinto da un forte impegno sociale e ambientalista. Aveva lasciato il Brasile durante la dittatura stabilendosi a Parigi. Tutto iniziò nel 1973 con un re- portage sulla siccità del Sahel, Il famoso fotografo brasiliano non è soltanto un grande artista. Nel suo lavoro infonde, infatti, anche un forte impegno sociale e ambientalista. Iniziando dall’Amazzonia sotto assedio. di ANTONELLA RITA ROSCILLI Una mostra fotografica al Maxxi di Roma © Sebastião Salgado / Contrasto - MAXX , Roma Qui sopra: sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina, stato di Amazonas, Brasile, 2014. *
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