Missioni Consolata - Ottobre 2021

76 amico ottobre 2021 MC M entre scrivo, uno dei ragazzi che vive con noi (un rifugiato poli- tico del Venezuela) si è appena laureato all’accademia di Torino, mentre un altro, della Nigeria, arriva in camera mia tutto contento per raccontarmi la sua esperienza lavorativa in un’azienda nel cuneese. Quando dico «vivono con noi», non è un modo di dire: condivi- dono i nostri spazi, mangiano con noi, pregano con noi, colla- borano attivamente, ognuno a modo suo, alla gestione della casa parrocchiale dove sono re- sidente con i miei confratelli mis- sionari della Consolata. Ricevo anche una lettera da suor Angela, missionaria della carità, a cui mi sono rivolto per trovare un lavoro a uno dei ra- gazzi con caratteristiche partico- lari. La sister mi scrive «la provvi- denza è dalla nostra parte… la signora che ci ha promesso di aiutare il ragazzo del Ghana non vuole più prenderlo con una borsa lavoro ma con un con- tratto vero e proprio». Queste sono solo alcune delle decine di storie di ragazzi che sono passati a casa nostra negli ultimi quattro anni. Ragazzi che hanno condiviso la nostra vita per un po’ e che hanno trovato la propria strada, ognuno con i suoi ritmi. Questa è la gioia di Progetto Italia DI NICHOLAS MUTHOKA Il progetto Amico oratorio Sxa ci porta in un quartiere di Torino tra i più complicati, dove padre Nicholas e i missionari della parrocchia Maria speranza nostra hanno l’obiettivo di offrire un contesto di accoglienza sempre più aperto agli ultimi. gnoso di compagnia o di una parola buona, o anche solo di di- vertimento, si affacciano e tro- vano volti amici. AMORE COME ANTIDOTO In un quartiere drammatica- mente complesso, dove la crimi- nalità convive con l’onestà e la fede con la disperazione, l’a- more diventa l’antidoto, e l’acco- glienza lo stile di vita. Vivendo queste situazioni, noi missionari veniamo «evangeliz- zati», perché siamo sfidati a se- guire Gesù e il suo stile. Questo è il contesto dentro il quale di inserisce il progetto Amico Oratorio Sxa . L’obiettivo è quello di potenziare e am- pliare l’accoglienza, darle conti- nuità in favore di tutti, special- mente i più deboli che bussano alla porta in cerca di un «porto sicuro», lontano dai mari agitati della precarietà, dalle fauci della criminalità organizzata o, sempli- cemente, dalla condanna a una vita triste e noiosa. Nicholas Muthoka Oratorio Sxa: l’antidoto accoglienza ogni missionario: vedere nel volto delle persone il sorriso e la contentezza di aver potuto rea- lizzare la propria vita secondo la volontà di Dio. ACCOGLIERE TUTTI L’accoglienza alla «Speranza» (Maria speranza nostra) è a 360 gradi, e non è limitata solamente a chi sta con noi in casa. È ri- volta a tutti, ai giovani e ai meno giovani. È rivolta, ad esempio, a un uomo siciliano che, dopo il pensionamento, per alcune vi- cende difficili, si trova senza casa e senza niente. Tutti i giorni bussano alla nostra porta tante persone in ricerca anche solo di un pacchetto di bi- scotti e di latte, persone di ogni tipo, bisognose di consolazione, di ascolto e di concretezza. Noi doniamo innanzitutto il sor- riso e l’ascolto. Poi cerchiamo di andare incontro alle loro esi- genze materiali, morali, spirituali. Anche l’oratorio fa accoglienza: la famiglia disastrata in cerca di un orientamento, il ragazzo biso- © A MC / Nicholas Muthoka © A MC / Matteo Conti

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