Missioni Consolata - Ottobre 2021

missione reu 6 ottobre 2021 MC pedrosimoes7 / lickr com «Siamo per i pagani», recitava il mantra del buon missionario ani- mato dallo spirito di quel tempo. Siamo per i non cristiani, per an- dare in Kenya, Etiopia, Tanzania, Mozambico; poi in America: Bra- sile, Argentina, Colombia; infine in Asia. In Europa si rimaneva per servizi specifici in favore dell’Istituto, e si ritornava, ob- torto collo , per dare una mano in quella che prima era chiamata «propaganda» e poi «anima- zione» missionaria, l’attività che aveva lo scopo di sensibilizzare le nostre Chiese alla missione, raccogliendo fondi e suscitando vocazioni, per continuare il la- voro ad gentes da un’altra parte, qualunque essa fosse. L’ALTROVE È QUI Oggi non è più così. Stiamo vi- vendo un tempo che non è sol- tanto un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca. È sufficiente guardare le nostre chiese vuote e le strade piene di gente di ogni provenienza per capire che i crocicchi dove il Si- gnore ci invia a chiamare parte- cipanti al banchetto del Regno (Mt 22, 9) possono essere gli in- croci dei quartieri delle nostre città europee. Sentirsi chiamati e inviati ad annunciare il nome di Cristo a chi non lo ha mai sentito pronunciare non implica obbliga- toriamente dei grandi sposta- menti. Quegli «estremi confini» che rappresentano l’orizzonte del mandato missionario, risul- tano essere a volte fisicamente vicini. Eppure non per questo più facili da raggiungere. La missione è un dono ricevuto che a nostra volta offriamo, è il dono della fede, aperto alla spe- ranza e reso autentico nell’a- more. È il frutto di un’esperienza di incontro con il Signore, un in- contro talmente profondo e si- gnificativo che cambia la vita e stimola alla condivisione, a far parte con altri della ricchezza ri- cevuta. nostro continente, e non leg- gerla soltanto attraverso le pa- gine di un libro. Il missionario è persona che si cala nel contesto e incontra la cultura del suo tempo nel luogo nel quale essa esiste e si esprime: nelle persone. La missione nasce da un incon- tro, si perfeziona nel dialogo e si Oggi più che mai, anche in Eu- ropa, questo dono aspetta di es- sere scambiato. NON POSSIAMO TACERE «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» è il titolo del messaggio che il papa rivolge quest’anno alla cri- stianità in occasione di questa domenica speciale dedicata alla missione. È una citazione dal li- bro degli Atti degli Apostoli (At 4,20), il libro della missione tanto caro a Francesco, «Cosa, però, abbiamo visto e ascoltato? O per meglio dire, abbiamo visto e ascoltato qualcosa?». Vedere e ascoltare sono verbi fondamentali per chiunque vo- glia imbarcarsi nell’avventura di essere discepolo missionario del Vangelo. Ma vedere e ascoltare che cosa? Innanzitutto la realtà. Vivere con attenzione per poter cogliere i segni dei tempi: leggere la vita che scorre nelle vene di questo rc - Croce rossa italiana_Yara Nardi / lickr com Erik Schepers / lickr com

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