Missioni Consolata - Ottobre 2021

ssier 44 ottobre 2021 scenario di aumento dei prezzi, la popolazione più povera di Tete, soprattutto urbana, è oggi vulnerabile alla fame. La povertà e l’insicurezza alimentare aumentano l’insicurezza pubblica e urbana, e la piccola criminalità. Infine, si è ridotta la risposta dei servizi sanitari di trattamento e prevenzione di altre malattie comuni come malaria, tubercolosi, Hiv-Aids. La risposta della diocesi di Tete La provincia di Tete è una delle più colpite dalla pandemia. Essa è, infatti, un corridoio di passag- gio per i vicini Malawi, Zambia e Zimbabwe. La diocesi ha cercato di mantenere viva la spe- ranza tra la gente e di essere una presenza di consolazione e aiuto. Il vescovo ha visitato le missioni ed è stato in contatto con le comunità. Ha chiesto ai missionari di stare ancora più vicini ai fedeli, anche visitando le famiglie. Siamo a stretto contatto con il ministero della Sanità a livello provinciale, partecipiamo ai tavoli tecnici per organizzare una risposta al coronavi- rus che metta al primo posto la prevenzione. Nella Provincia di Tete c’è meno di un medico ogni 10mila abitanti (in Italia ce n’è uno ogni 247, ndr ) e le strutture sanitarie sono poche e a volte prive di medicinali. Per questo la prevenzione e la formazione sono la chiave. Gli agenti di pastorale si sono impegnati anche per diffondere messaggi di sensibilizzazione sul coronavirus, lavorando in piccoli gruppi per ri- spettare il distanziamento sociale. Abbiamo pro- dotto spot che sono trasmessi dalla neonata radio diocesana. Gli spot vengono diffusi in dia- letti differenti, per arrivare a tutti. Alcuni missio- nari hanno montato degli amplificatori sulle macchine che girano per barrio e villaggi diffon- dendo le stesse raccomandazioni. Diamantino Guapo Antunes * Al 7 settembre, dall’inizio della pandemia i casi posi- tivi registrati in Mozambico, su una popolazione di 28,8 milioni di persone, sono stati 148mila, 51 ogni 10mila (in Italia 755). I morti 1.881, uno ogni 15mila abitanti (in Italia uno ogni 470). La situazione pandemica Il primo caso di infezione con il nuovo coronavi- rus in Mozambico è stato confermato il 22 marzo 2020. Si trattava di un uomo di 75 anni tornato dal Regno Unito. Nel 2020 i casi di infezione sono stati pochi, ma con l’allentamento di alcune mi- sure di prevenzione alla fine dell’anno, e l’arrivo dei turisti sudafricani, i casi sono aumentati no- tevolmente * . Il Mozambico a inizio agosto era il paese africano con il maggiore tasso di positività, il 16,7%. Le misure del governo si sono fatte più severe. Le scuole sono state chiuse in alcune città, i luoghi di culto pure, c’è il coprifuoco dalle 21 alle 4. Mercati chiusi la domenica. Funerali limitati. Gli operatori sanitari sono vaccinati, ma la cam- pagna di vaccinazione è lenta. L’intento è di estenderla a tutto il paese entro la fine del 2021. I nuovi problemi Il Covid-19 è arrivato in Mozambico in un mo- mento di grande difficoltà. Eravamo nel mezzo della gestione dell’emergenza legata ai cicloni Idai e Kenneth, che avevano distrutto nel 2019 case, centri di salute e ospedali, oltre ad aver causato 600 morti e molti dispersi. Inoltre il ter- rorismo islamista nella provincia di Cabo Del- gado era (ed è) un altro grave problema. La pandemia ha avuto un grande impatto sul- l’economia e sulla società, in particolare sul turi- smo e l’esportazione di materie prime. Il 60% degli stabilimenti turistici ha chiuso. La caduta dei prezzi di materie prime, come carbone e gas, ha pregiudicato gli investimenti esteri, facendo perdere altri posti di lavoro ed entrate statali. Le piccole imprese hanno immensa difficoltà a mantenere i propri impegni fiscali, divenendo un problema per il paese già abbastanza indebitato. L’impossibilità dell’insegnamento in presenza ha avuto un profondo impatto sul settore educativo. Lo stesso possiamo dire in campo religioso con la sospensione del celebrazioni pubbliche e delle altre attività pastorali. Senza accesso a redditi o sussidi di disoccupa- zione, con un risparmio piccolo o nullo, e in uno © AfMC - Archivio fotografico MC

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