Missioni Consolata - Ottobre 2021
MOZAMBICO: MONSIGNOR DIAMANTINO GUAPO ANTUNES Se non bastassero cicloni e terrorismo Successore del suo confratello, monsignor Ignazio Saure, divenuto arcivescovo di Nampula, mons. Diamantino è vescovo di Tete dal 12 maggio 2019. È il quinto da quando la diocesi è stata eretta nel 1962. Il Covid, in Mozambico, come in molti altri paesi, ha reso ancora più evidente l’insufficienza della sanità pubblica, e il bisogno di vicinanza e di gesti di consolazione. di DIAMANTINO GUAPO ANTUNES 43 A sinistra: Missionari della Consolata in Colombia. Padre Stefano Camerlengo ( il quarto in piedi da destra ), superiore generale, in visita a tutte le co- munità colombiane nel settembre scorso. Qui: Angelica davanti a quella che un tempo era la sua casa, a Sud di Beira (Mozambico). La sua casa è stata completamente distrutta dal ciclone Idai (foto del 30 marzo 2019). L a diocesi di Tete conta circa tre milioni di abitanti sparsi in un’area di 100mila Km2 (un terzo dell’Italia). I cattolici sono 750mila. Ci sono 35 parrocchie, 65 sa- cerdoti, tra cui 17 diocesani e gli altri missionari. I Missionari della Consolata sono sette, incluso il vescovo, responsabili di quattro missioni e un centro di formazione per catechisti. Il territorio è molto vario, c’è una zona fertile molto popolata (altipiano di Angonia), e una zona secca e arida (lungo il rio Zambesi). Centro propulsore di tutta la regione è la città di Tete. Le popolazioni appartengono alla stessa etnia bantu, ma sono differenti per lingua e tradizioni. Le principali lingue sono: cinyungwe (40%), cichewa (35%) e cisena (15%) e altre (10%). La gente vive di agricoltura e, quando può, di commercio informale con bancarelle lungo la strada. Si vive a contatto con le popolazioni dello Zambia, Zimbabwe e Malawi. Il territorio di Tete è ricco di miniere di carbone e ha una delle più grandi centrali idroelettriche dell’Africa, la diga di Cabora Bassa sul fiume Zambezi. Storia della diocesi Possiamo dividere la storia dell’evangelizzazione nell’attuale diocesi di Tete in due periodi. Il primo fu iniziato nel 1562 da gesuiti e domenicani che ri- masero nella zona fino alla loro espulsione nel 1910. Il secondo iniziò nel 1942, e fu un periodo di penetrazione e consolidamento della Chiesa nel vasto territorio. Esso portò alla creazione della diocesi nel 1962. L’opera di evangelizzazione conti- nua a essere svolta dai gesuiti, dai Missionari d’Africa, dai Padri di Burgos, dai Missionari Com- boniani e della Consolata, a diretto contatto con la popolazione, nel lavoro quotidiano e nell’assi- stenza sanitaria, con notevoli frutti. EU Civil Protection and Humanitarian Aid - C Jepsen / lickr com Covid e vescovi IMC MC
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