Missioni Consolata - Ottobre 2021

Secondo l’Istat, nel 2020 i casi di femminicidio sono stati il 50% di tutti i casi di omicidio durante i periodi di lockdown. Va detto che le misure di qua- rantena collettiva sono spesso state associate anche in pas- sato a un aumento del rischio di suicidio, come è avvenuto du- rante le epidemie Sars, Mers e spagnola. Inoltre, il personale medico e infermieristico, che svolse il servizio durante quelle epidemie, così come nella pan- demia attuale, spesso è stato colpito da «disturbo da stress post traumatico» (Ptsd). L’impatto della pandemia sulla salute mentale si è manifestato parallelamente su due piani: da un lato con l’esordio di problemi psicopatologici nuovi nella po- polazione generale e dall’altro con l’aggravamento di condi- zioni patologiche preesistenti, che non è stato possibile se- guire adeguatamente presso i servizi psichiatrici, che spesso hanno dovuto ridurre o sospen- dere l’erogazione delle cure, a causa dell’introduzione delle norme di contenimento del con- tagio. Per questo motivo molti pazienti con malattia psichia- trica preesistente alla pandemia non hanno potuto essere sotto- posti alle normali visite di con- trollo e si è quindi assistito, nei primi mesi della pandemia, a un netto incremento degli scom- pensi psicopatologici «preveni- bili». Tra le cause che hanno portato molte persone a un grave disa- gio psicologico, con possibilità di tendenze suicidarie, oltre al distanziamento sociale e, ovvia- mente, alla perdita dei propri cari, c’è stata la paura costante di contrarre il virus o l’averlo ef- fettivamente contratto. La paura è stata peraltro enormemente alimentata da un’informazione mediatica, che troppo spesso ha esagerato, mandando in onda, a tutte le ore e per mesi, immagini di ambulanze, opera- tori sanitari in tuta integrale, bare accatastate: un insieme di cose che possono avere avuto un impatto pericoloso sulle per- sone più fragili. tornati alle lezioni in presenza, in modo da dare loro ripetizioni in orario extracurricolare, senza aggravio economico per le fami- glie. LE CONSEGUENZE PER ADULTI E ANZIANI Tra gli adulti e gli anziani, le per- sone che hanno scelto di suici- darsi durante la pandemia, lo hanno fatto molto spesso per motivi economici, per l’isola- mento e per le pressioni psico- logiche, a cui sono state sotto- poste. Per quanto riguarda i motivi economici, va detto che la crisi esisteva già ben prima della pandemia, che però l’ha note- volmente acuita. Secondo l’Istat, in un anno in Italia sono stati persi 700mila posti di lavoro (da febbraio 2020 a luglio 2021) in coincidenza con la pandemia. Dall’inizio della pandemia sono numerosi gli imprenditori falliti e coloro che hanno perso il la- voro, tra cui molti adulti con figli a carico. Sicuramente le diffi- coltà economiche (molte fami- glie si sono ritrovate in condi- zioni di sovraindebitamento) e l’incertezza del futuro hanno fatto cadere molte persone in depressione, talvolta con gravi conseguenze. Per ovviare ai disagi psicologici legati alle chiusure sarebbe in- dispensabile creare una rete di ascolto e di supporto da parte delle istituzioni pubbliche, in grado di aiutare coloro che, pur avendone bisogno, non pos- sono permettersi i costi di una psicoterapia. Un altro grave impatto sulla psi- R MC che di molte persone è stato causato dall’isolamento conse- guente ai lockdown, che ha ve- rosimilmente contribuito al diffondersi di idee suicidarie in molti soggetti, specialmente quelli fragili. Molto spesso hanno fatto questa tragica scelta persone anziane, che te- mevano per la propria salute o quella del consorte, oppure che hanno dovuto trascorrere troppo tempo senza potere ve- dere i propri cari, magari rin- chiusi in qualche Rsa, dove le vi- site dei parenti sono state a lungo impedite. Secondo la Società italiana di gerontologia, in base ad un’ana- lisi condotta su anziani ricove- rati con Covid-19, anche senza arrivare al suicidio, l’isolamento è comunque causa di un au- mento del rischio di mortalità. Addirittura, secondo questa analisi, la riduzione della durata della vita negli anziani è influen- zata dall’isolamento e dalla soli- tudine a un livello simile a quello di chi fuma 15 sigarette al giorno e maggiore a quello di chi è obeso. VIOLENZA DOMESTICA E FEMMINICIDI Il distanziamento sociale ha avuto spesso come conse- guenza un aumento del con- sumo di alcol e droghe (si è dif- fuso il fenomeno dello spaccio a domicilio), che si è spesso ac- compagnato a quello della vio- lenza domestica. Quest’ultima ha portato a un aumento dei casi di femminicidio, quasi tutti in ambito familiare, durante la pandemia. © ernando Zhiminaicela - Pixabay 27 ottobre 2021 MC

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