Missioni Consolata - Ottobre 2021
D a quando è scoppiata la pandemia da coro- navirus - e ormai siamo alla soglia dei due anni -, veniamo quotidiana- mente informati sull’andamento dei contagi, dei ricoveri e dei decessi oltre che, negli ultimi otto mesi, delle vaccinazioni anti Covid-19. Siamo quindi por- tati a pensare che l’unico pro- blema sanitario causato da que- sto virus sia quello della malat- tia. Ci sono però altri aspetti sa- nitari, di cui si parla meno, che sono la diretta conseguenza delle misure messe in atto nel tentativo di contrastare la pan- demia e che vanno presi in at- tenta considerazione, poiché ri- schiano di protrarsi più a lungo MC R nostra madre terra 25 ottobre 2021 MC A QUASI DUE ANNI DALL’INIZIO Lemolte facce della pandemia Le chiusure ( lockdown ) e le misure contro la pandemia hanno comportato e comportano varie conseguenze negative sulla salute mentale. E su quella fisica, con controlli cancellati e cure rinviate. di Rosanna Topino Novara UOMO, AMBIENTE, FUTURO nel tempo della pandemia stessa e di avere gravi ripercus- sioni sulla società. IL PEGGIORAMENTO DELLA SALUTE MENTALE C’è stato e c’è tuttora un forte impatto del coronavirus sulla sa- lute mentale, che si manifesta trasversalmente in diverse fasce d’età e che può sfociare in atti di autolesionismo fino al suicidio o in atti violenti verso altre per- sone. Sebbene i dati a disposizione siano incompleti, la sensazione è che, a seguito della pandemia, i problemi legati alla salute men- tale e il numero dei suicidi siano aumentati. Tanto che l’Organiz- zazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che la salute mentale è diventata un’emer- genza gravissima. In particolare, il suicidio rappresenta un pro- blema di sanità pubblica così ri- levante che, nel 2020, l’Oms ha elaborato un documento sulla sua prevenzione rivolto ai pro- fessionisti dell’informazione, for- nendo loro indicazioni sulle mo- dalità per una corretta informa- zione, vista la loro potenziale in- fluenza sul manifestarsi del fe- nomeno, soprattutto tra le per- sone più vulnerabili. Già nel 2014, l’Oms aveva di- chiarato il suicidio come quindi- cesima causa di morte al mondo e la seconda tra 15-29 anni d’età. Quindi, il problema era già rilevante prima della comparsa © Gerd Altmann- Pixabay
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