Missioni Consolata - Ottobre 2021
l’Avana ne è convinta anche la comunità internazionale. Lo scorso 23 giugno l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha, infatti, chiesto la fine del blocco economico, commerciale e fi- nanziario degli Stati Uniti verso Cuba. La risoluzione si aggiunge alle 28 adottate dal 1992, quando l’organo dell’Onu ha ini- ziato a votare annualmente sulla questione. La condanna dell’em- bargo ha ottenuto questa volta 184 voti a favore, due contrari (Stati Uniti e Israele) e tre aste- nuti (Colombia, Brasile e Ucraina). Nel corso del dibattito, il ministro degli esteri di Cuba, Bruno Ro- dríguez Parrilla, ha affermato che l’embargo è una violazione mas- siccia, flagrante e sistematica dei diritti umani del popolo cubano e ha aggiunto che, secondo la Convenzione di Ginevra del 1948, «esso costituisce un atto di genocidio». Si tratta, ha detto, di «una guerra economica di por- tata extraterritoriale contro un piccolo paese già colpito nel re- cente periodo dalla recessione e dalla crisi economica mondiale causata dalla pandemia, che ci ha privato di entrate essenziali © Diario de Cuba * CUBA Per 36 anni, il cardinale Jaime Ortega è stato un protagonista della storia cubana. " © an Southwell A destra: in sequenza, le storiche visite a Cuba di Giovanni Paolo II (gennaio 1998), Benedetto XVI (marzo 2012) e Francesco (set tembre 2015), con un Fidel Castro, via via più invecchiato. Sopra: il cardinale Jaime Ortega Alamino, morto nel 2019, è stato per oltre tre decenni una figura chiave a Cuba. Qui: cubani davanti a un ufficio di Etecsa, la compagnia telefonica statale. * web può aprire le porte all’infor- mazione, ma molto spesso an- che alla disinformazione e alle fake news. Per dirla in altri termini, internet è uno strumento a geometria va- riabile: quando fa comodo, è la panacea di ogni male; quando gli interessi sono diversi, è il dia- volo. 184 VOTI A FAVORE Davanti all’offensiva di Biden, il presidente cubano Miguel Díaz- Canel, l’ingegnere (nato nel 1960) che è succeduto ai fratelli Castro, ha risposto chiedendo al presidente Usa di eliminare le misure dell’embargo statuni- tense nei confronti dell’isola. Che esso costituisca una causa fondamentale dell’emergenza e non una «scusa» del governo de
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