Missioni Consolata - Ottobre 2021

giugno 2019, il 28 settembre 2020 il Dipartimento di stato de- gli Usa ha reso nota una lista di 433 hotel cubani, legati o con- trollati dal governo de l’Avana, in cui ai cittadini statunitensi è stato fatto divieto di soggiornare. Agli statunitensi è stato inoltre proi- bita l’importazione di rum e si- gari, i prodotti cubani più famosi. Come sappiamo, Trump è poi uscito di scena essendo stato sconfitto da Joe Biden. Il neo presidente non ha però cam- biato registro (smentendo, al- meno fino a ora, le promesse fatte a settembre 2020, durante la sua campagna elettorale). Il giorno seguente alle proteste dell’11 luglio, in una prima nota ( White House statements and re- leases ) Biden ha espresso vici- nanza al popolo cubano («We stand with the Cuban people»). Pochi giorni dopo, durante una conferenza stampa con Angela Merkel, è stato più esplicito af- fermando che Cuba è uno stato fallito («failed state») che reprime i suoi cittadini (fonte: Cnn). Nella nota del 22 luglio, ha affer- mato che «gli Stati Uniti stanno con i coraggiosi cubani che sono scesi in piazza per opporsi a 62 anni di repressione sotto un re- gime comunista». Insomma, un crescendo inarrestabile di ac- cuse da parte del nuovo presi- dente Usa. LA BATTAGLIA DEL WEB Consueto campo di battaglia è la narrativa: a chi credere? Al rac- conto fatto dagli Usa o a quella del governo de l’Avana? La con- nessione internet non è risolutiva come spesso si crede. Nei giorni precedenti alle mani- festazioni, molti gruppi anti ca- stristi degli Stati Uniti hanno uti- lizzato i social media (Twitter, Fa- cebook, Instagram, Telegram e WhatsApp) per incitare alla pro- testa antigovernativa. Quando questa è scoppiata, gli stessi so- cial media l’hanno amplificata. Per questo il governo de l’Avana ha oscurato internet per 72 ore, salvo poi ripristinarla. Introdotta soltanto nel 2018 e rafforzata nel luglio 2019, la con- nessione web è oggi presente sui cellulari di cinque milioni di cubani (fonte: Bbc). A Cuba, opera una sola compa- gnia telefonica, la statale Etecsa. Lo scorso 17 agosto il governo ha pubblicato il decreto legge n. 35 e la risoluzione 105 sulle co- municazioni e la cibersicurezza per regolamentare internet. Gli avversari sostengono che le nuove norme servono per limi- tare la libertà d’espressione. L’amministrazione Biden sta cer- cando soluzioni tecniche per sot- trarre internet al controllo gover- nativo. D’altra parte, non va di- menticato che lo strumento del negabile. Purtroppo, se Barack Obama aveva iniziato ad allen- tare le sanzioni, Donald Trump le ha rese ancora più dure introdu- cendo altre 243 (leggasi «due- centoquarantatre») misure (e - negli ultimi giorni del suo man- dato - ha addirittura inserito il paese tra gli stati sponsor del terrorismo). Per comprendere meglio cosa possa comportare l’embargo de- gli Stati Uniti, prendiamo alcuni dei provvedimenti introdotti da Trump nell’ultimo anno della sua presidenza (non per amore della libertà e della democrazia, ma nel prosaico intento di guada- gnare i voti della folta comunità cubana della Florida, circa 1,5 mi- lioni di persone su un totale di 2,3 milioni presenti in Usa). Essi colpiscono le due principali en- trate in dollari dell’isola: le ri- messe e il turismo. Il 26 ottobre 2020, il Tesoro Usa ha emendato il Cuban assets control regulations allungando la lista ( Cuba restricted list ) delle entità cubane (società, ministeri, uffici) con cui le compagnie sta- tunitensi non possono avere rap- porti. Tra queste anche Fincimex, sussidiaria di Gaesa, il conglo- merato d’imprese che farebbe capo alle Forze armate rivoluzio- narie di Cuba. La Fincimex è la controparte finanziaria della We- stern Union, l’azienda statuni- tense di trasferimenti di denaro. A causa del divieto governativo, lo scorso 27 novembre la com- pagnia Usa si è vista costretta a chiudere i suoi 407 uffici distri- buiti sull’isola, colpendo migliaia di cubani che sulle rimesse fanno affidamento. Per quanto concerne il turismo, dopo aver proibito le crociere nel ottobre 2021 MC 21 Comunismo | Capitalismo | Embargo | Proteste A MC L’Onu ha condannato l’embargo Usa per la 29. ma volta con 184 voti, 2 contrari e 3 astenuti. " © Jaume Esco et

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