Missioni Consolata - Ottobre 2021

MC CUBA MC A Crisi e proteste nell’isola caraibica INFERNO, PURGATORIO, PARADISO zione, proviamo a ricordare qualche elemento dimenticato o - forse volutamente - trascurato. 243 NUOVE MISURE Iniziamo con l’embargo degli Stati Uniti, conosciuto come «el bloqueo» e vigente (con moda- lità variabili e crescenti) dal 1960. Le conseguenze più disumane sono quelle derivanti dall’appli- cazione del Cuban democracy act del 1992 (Cda, conosciuto anche come legge Torricelli, dal nome del suo proponente). È da questa norma che derivano le restrizioni più dure sui riforni- menti di medicine e di attrezza- ture medicali per Cuba. Se prima erano vietate le esportazioni di- rette dagli Usa di quei beni, con la nuova legge vengono vietate anche le vendite dalle sussidia- rie estere delle aziende statuni- tensi. Inoltre, in base al Cda, le navi che abbiano fatto scalo a Cuba non possono attraccare nei porti Usa per sei mesi. Una norma scandalosa e ingiustifica- bile, senza se e senza ma. Eppure, a tanti l’argomento del bloqueo risulta indigesto: «È una scusa da sempre utilizzata dal regime per giustificarsi», affer- mano. Tutto può essere, ma che l’em- bargo (economico, commerciale, finanziario) contro l’isola non produca effetti nefasti sulla quo- tidianità dei cubani è negare l’in- T ra Miami, cuore scintil- lante della Florida, e l’A- vana, capitale di Cuba, ci sono meno di 400 chilo- metri. E oltre 60 anni di percorsi politici e culturali diversi, anzi op- posti: capitalismo versus sociali- smo. Messa così, è facile arrivare a conclusioni tanto perentorie quanto parziali: ricchezza contro sopravvivenza, libertà contro au- toritarismo. In questi ultimi mesi, sulla pic- cola isola caraibica ci sono state manifestazioni antigovernative. Con immediate reazioni di giu- bilo tra la vasta comunità cubana di Miami e sulla maggior parte dei media (compresi quelli ita- liani). Per capire meglio la situa- Come non bastassero le devastanti conseguenze dell’embargo Usa, sull’isola si è abbattuta la pandemia e la penuria di beni primari. Molti cubani sono scesi in piazza per protestare contro il governo, trovando l’appoggio (interessato) del presidente Biden. di PAOLO MOIOLA 20 © Hans Keim - Pixabay Qui: a Cuba circolano quasi esclusivamente auto vecchie (risalenti a prima del 1959, anno della rivoluzione), divenendo un elemento caratteristico dell’isola. A destra: scolare di Trinidad con in mano Granma , il quotidiano uffi ciale dello stato cubano. *

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