Missioni Consolata - Ottobre 2021

pide salite che caratterizzano il contesto di un abitato cresciuto sui fianchi delle montagne. Strade pietrose, ponti fatti di assi di legno, un pericolo sempre die- tro l’angolo che faceva vivere gli abitanti della Comuna 13 in co- stante preoccupazione soprat- tutto per i bambini e gli anziani. Lasciare ogni giorno la propria casa per andare a lavorare o raggiungere la città era una vera e propria impresa. Nel 2010 ci fu una prima esplora- zione architettonica e sociale da parte dell’amministrazione della città, per capire quale tipo di in- tervento di riqualificazione ur- bana poteva migliorare la vita degli abitanti di questa zona della città: in quell’occasione proprio delle leader comunitarie negoziarono con la municipalità importanti interventi. Si decise di dare colore e vita alle strade, utilizzando la street art per raccontare in modo visivo la genesi e la vivenza di quei luo- ghi e inoltre venne proposta l’in- stallazione di scale mobili per fa- cilitare la mobilità comunitaria e stimolare il commercio locale. L’opera architettonica, di carat- tere pubblico e gratuito, fu inau- gurata il 25 di dicembre del 2011 e da quel momento ha cambiato radicalmente la vita della Co- muna 13, soprattutto quella del GLI ANNI DELLA TRASFORMAZIONE È in questo contesto che sono nati dei «meravigliosi fiori» di speranza, di insorgenza e di op- posizione a quello che sembrava un destino ineluttabile. In questo scenario molte persone, soprat- tutto donne, si sono caricate il peso del presente e del futuro sulle loro spalle affrontando e combattendo l’ingiustizia sociale. La Comuna 13 ha subito una tra- sformazione negli ultimi dieci anni, con un lavoro di riqualifica- zione promosso dal municipio di Medellín attraverso l’Impresa di sviluppo urbano (Edu, nella sua sigla in spagnolo). Uno dei grandi problemi del set- tore risiedeva nella pericolosità dei camminamenti e nella man- canza di scale per superare le ri- quartiere la Independencia, dove è situata, beneficiando di- rettamente più di 12 mila per- sone. Questo cambio non fu solo pratico, ma anche di percezione della Comuna 13 da parte della popolazione delle altre zone di Medellín. Gli abitanti hanno potuto toccare con mano un miglioramento so- ciale ed economico importante dovuto anche al fatto che il luogo si è trasformato in una meta turistica della città. Visita- tori da tutto il mondo giungono (oggi frenati in parte dalla pan- demia) in quello che fu teatro della più cruenta guerra urbana della Colombia, per fotografare i numerosi graffiti che popolano le pareti delle case e che custodi- scono la memoria della comu- nità. LA COMUNA 13 OGGI E IL GRAFFITI TOUR È così che oggi, nel luogo che forse più di altri è viva testimo- nianza di tutti i mali di questo paese controverso e affasci- nante, dipinto magistralmente da Gabo (Gabriel García Márquez), si può realizzare il Graffiti tour : un’esperienza unica, intensa, profonda, vissuta passo dopo passo per le strade dove si re- spira lotta, riscatto sociale e tanta voglia di futuro. Decine di guide locali (gli stessi membri della Comuna 13 soprav- vissuti alla violenza) aspettano i turisti nazionali e internazionali all’inizio del percorso delle scale mobili, per guidare i visitanti in un viaggio nel tempo e nello spazio, visivo, musicale e gusta- tivo: che termina proprio di fronte al ristorante delle Berra- cas della 13, un collettivo di donne simbolo della rinascita del quartiere. «Una comunità in resistenza, che conosce la sua storia e non vuole ripeterla», canta il collet- tivo di rapper di strada Venez- music , integrato in buona parte da venezuelani migranti che oggi sono un ulteriore elemento di eterogeneità e diversità in questo incredibile universo umano che è la Comuna 13. Diego Battistessa A MC 19 ottobre 2021 MC © Andres ernandez - Pixabay " Quell’ottobre del 2002, tutti racco- mandarono l’anima al Todopoderoso .

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