Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
Noi e Voi contribuisce solo al 7% delle emissioni globali. Le stesse di- sparità le riscontriamo anche a li- vello di singole nazioni. Nell’U- nione europea l’impronta pro ca- pite di anidride carbonica dell’1% più ricco corrisponde a 55 tonnel- late all’anno. Quella del 50% più povero è undici volte più bassa. Nel valutare quali misure assu- mere per porre un freno alle emis- sioni di anidride carbonica, oc- corre considerare che nella nostra società c’è chi può decidere come vivere e chi invece lo deve subire. Chi si trova in povertà non può scegliere se vivere in centro o in periferia, se mangiare biologico o cibo spazzatura, se avere la casa coibentata o ad alta dispersione termica. Deve semplicemente adottare lo stile di vita meno di- spendioso. Che non è automatica- mente il meno impattante. Povertà e ambiente Molti poveri, ad esempio, sono costretti a vivere in periferia dove gli affitti sono generalmente più bassi, ma dove, contemporanea- mente, mancano servizi essen- ziali (scuole, negozi, presidi me- dici) e trasporti pubblici. Di conse- guenza l’auto si rende indispen- sabile con inevitabile aumento dell’impronta di carbonio. E arri- viamo all’assurdo che al di sotto di certi livelli di reddito, l’impronta ambientale non è determinata dalla ricchezza, ma dal livello di povertà che non lascia possibilità di scelta come invece hanno i fa- coltosi. Se sei così ricco da poterti per- mettere un’automobile di alta ci- lindrata, allora sei anche suffi- cientemente ricco da poterti per- mettere una vita senza automo- bile. I soldi ti permettono di sce- gliere il tuo stile di vita, e se finisc i per condurne uno ad alto impatto ambientale, ne sei responsabile. Non altrettanto per i più poveri la cui mancanza di libertà annulla anche la responsabilità per le conseguenze che la loro vita ar- reca all’ambiente. E a dimostrazione di come per i più poveri non esista una diretta correlazione fra impronta di car- bonio e responsabilità, c’è il fatto che molti di loro hanno chiaro ch e investire in incrementi di effi- cienza per la propria casa, per i propri elettrodomestici e per la propria vettura può fare la diffe- renza. Molti sanno che a parità di consumi, una famiglia che vive in una casa ben coibentata e utilizz a elettrodomestici e veicoli ad alta efficienza energetica può arrivare a produrre fino a tre volte meno emissioni climalteranti rispetto a una famiglia costretta a utilizzare beni a bassa efficienza. Ma pur sapendolo non investono in inno- vazione perché non hanno i soldi per farlo. Fisco che compensa Le proteste dei gilet jaunes vanno lette in questa prospettiva. Vogliono dirci che le misure fi- scali per ridurre il consumo di benzina e di elettricità si trasfor- mano in misure contro i poveri se non sono accompagnate da mag- giori servizi e da adeguati contri- buti alle ristrutturazioni. Considerato il ruolo centrale gio- cato dalla collettività per il raggiun- gimento di una sostenibilità che non lasci indietro nessuno, è fon- damentale garantirle tutto il de- naro che serve per lo svolgimento delle proprie funzioni. Per questo il sistema fiscale assume importanza strategica, tanto più che non serve solo a raccogliere denaro per le casse pubbliche, ma anche a rista- bilire equità fra cittadini e a orien- tare i comportamenti di famiglie e imprese affinché le loro scelte di consumo e di produzione non en- trino in rotta di collisione con l’inte- resse generale. Ecco perché è arrivato il tempo di porre con forza una seria riforma del fisco coerente con l’articolo 53 della Costituzione. Ossia che ogni forma di ricchezza (reddito, patrimoni, eredità) siano tassati secondo criteri di progres- sività e cumulo. Ricordandoci che i tre individui più ricchi d’Italia possiedono la stessa ricchezza del 10% più povero, ossia sei mi- lioni di persone. Disuguaglianze che pesano come macigni e che paghiamo su tutti i piani: umano, sociale e ambientale. Centro nuovo modello di sviluppo 6 agosto-settembre 2021 MC Leggici e facci leggere, anche online ci trovi alla pagin a web classica rivistamissioniconsolata.it oppure vai allo sfogliabile , il pdf che puoi leggere online o scaricare nel tuo computer. Seguici su Facebook o tramite il nostro canale su Telegram . Fai conoscere MC ai tuoi am ici, la rivista per chi ama lo slow reading e non si accontenta di chi urla di più.
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