Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021

Le uniche azioni intraprese da parte di Glencore , dopo quattro anni dalle prime denunce, sono state quelle di ripiantare alcuni alberi (che si sono ammalati) e ri- sarcire le ventisei famiglie con un totale di 65.330 dollari, una cifra ridicola a fronte della per- dita dei mezzi di sussistenza. CONTAMINAZIONI Il Congo Rd è il paese con la maggior riserva di cobalto cono- sciuta. Essa fornisce circa la metà della produzione mondiale, e questo a scapito delle comu- nità locali e degli ecosistemi del paese, in modo simile a quanto accade per il coltan nel Kivu. L’ African resources watch (Afrewatch) e l’Associazione per lo sviluppo delle comunità del Lago Kando (Adclk) hanno lavo- rato per diffondere la loro preoc- cupazione per le violazioni dei diritti umani e per l’inquinamento nell’area di Mutanda. Un altro episodio di contamina- zione è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2017, un gasdotto è esploso rilasciando un acido tossico. Ancora una volta, gli agri- coltori che vivevano vicino alla miniera sono stati colpiti e le loro terre distrutte. Da queste terre, le tossine sono entrate nel fiume Luakusha che sfocia nel lago Kando. Il disastro, quindi, non ha riguardato solo i terreni diretta- mente contaminati, ma anche l’attività di pesca, l’agricoltura della zona che dipende dalle ac- que del lago per l’irrigazione, e i * 58 agosto-settembre 2021 MC rabile con quello di decenni fa. Sono tristemente famose le mi- niere di oro, rame, carbone, bauxite sparse in Sud America, India, Filippine, Sudafrica, e in molti altri paesi. Ma la corsa al- l’accaparramento di minerali strategici «per la transizione energetica» sta portando all’a- pertura di nuove miniere, come quelle in Congo Rd e in Spagna. IL COBALTO DEL CONGO RD La miniera di Mutanda, in Congo Rd, è attualmente la più grande produttrice mondiale di cobalto. Si trova nella provincia di Lua- laba, nel mezzo dell’area pro- tetta di Basse-Kando. La legge del paese vieta ogni nuova attività economica nelle aree protette, ma in questo caso non è stata rispettata. La prima impresa a esplorarla fu la congo- lese Gécamines negli anni ‘80. Dal 2013, la maggior parte delle operazioni sono controllate dalla svizzera Glencore Plc . Diversi episodi associano le ope- razioni di Glencore in Congo al- l’inquinamento del suolo e dell’a- ria. Uno di questi è avvenuto tra luglio 2013 e settembre 2014, quando alcune sostanze tossi- che hanno contaminato circa ventiquattro ettari di terreni nelle vicinanze, proprietà di ventisei famiglie di Moloka. Ancora oggi è possibile vedere l’inquinamento del suolo dalle immagini satellitari. La vegeta- zione è completamente scom- parsa e non ricresce nulla. MONDO pentaglio la già martoriata atti- vità agricola e la nostra capacità di nutrire la popolazione. Quali saranno le conseguenze per le famiglie e le piccole imprese agricole? Quale sarà lo stato di salute del territorio tra vent’anni, quando la vita utile di questi mega progetti giungerà alla fine? Secondo la rivista «Bloomberg new energy outlook», l’energia eolica e solare coprirà il 56% della produzione di elettricità en- tro il 2050. Secondo la Banca mondiale, la domanda di minerali per la produzione di pannelli so- lari aumenterà di più del 300% entro il 2050, mentre l’estra- zione di cobalto, litio o terre rare per pale eoliche, batterie e vei- coli elettrici aumenterà a tassi senza precedenti. Questa tendenza già si regi- strava prima del Covid-19. Tutta- via, ora, le grandi imprese dell’e- nergia si stanno accaparrando i fondi per la ripresa a un ritmo fuori controllo, e ciò impedisce una reale riflessione di fondo, cosa che sarebbe necessaria in ogni società democratica. MINIERE IN FERMENTO L’attività mineraria in tutta la sua storia ha sempre provocato im- patti ambientali e sociali negativi, tuttavia, oggi, le esplorazioni av- vengono su scala più grande, controllata da imprese transna- zionali che ne ricavano un pro- fitto molto più elevato dei costi che sostengono, e con un livello di impatto ambientale incompa- Responsible Sourcing Network / F lickr com

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