Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021

« È difficile capire cosa ha vissuto il Perù in questo ultimo anno e mezzo», esordisce Wilfredo Ardito Vega, da noi raggiunto via WhatsApp nella sua casa di Lima. Noto professore universitario e scrit- tore, il nostro interlocutore non vuole iniziare a ri- spondere su elezioni e politica senza prima aver ricordato i 200 mila morti causati dal virus nel suo paese, cifre che portano il Perù ad avere il record del più alto tasso di mortalità per Covid-19 al mondo. Sono 44.176 voti in più Professore, andiamo alla situazione politica. Secondo l’organismo elettorale (Onpe), tra i due candidati alla presidenza ci sono stati 44.176 voti di differenza. Pochi, ma questa è la democrazia. Perché Keiko Fujimori e i suoi al- leati stanno facendo di tutto per sovvertire il risultato elettorale? È una mossa disperata o un preciso disegno politico? «Perché Keiko e i suoi alleati non vogliono la de- mocrazia: vogliono il potere. Per questo hanno usato e stanno usando tutti i mezzi a loro disposi- zione, dalle campagne di destabilizzazione sui so- cial network all’incitamento al golpe. Gestiscono diversi scenari contemporaneamente: annullare i voti, annullare tutte le elezioni, generare terrore nella popolazione. Bisogna però distinguere di- versi settori: il partito di Fujimori, chiamato Fuerza popular , in pratica una mafia legata a gruppi ma- lavitosi; i settori della destra conservatrice, dove sono presenti uomini d’affari, militari e alcuni lea- der religiosi; infine, c’è un settore, formato princi- palmente da gente di classe media e alta, fortemente influenzato dai media come la televi- sione (America, Willax) e il gruppo de El Comercio ( si veda tabella a pag.43, ndr ), che crede davvero che il Perù debba essere salvato dal comunismo. Va notato che costoro identificano il comunismo con Perù, 1821-2021 MC Sendero Luminoso , il gruppo maoista assetato di sangue che causò molte morti negli anni Ottanta». Lei non parla di «lotta politica», ma di «mac- cartismo» ( sviluppatosi negli Usa negli anni Cinquanta, fu un’avversione esasperata verso persone ritenute comuniste, ndr ). Come spiega l’utilizzo di un termine tanto pesante? «Lotta politica vuol dire usare mezzi legali per ar- rivare al potere, significa dibattito e idee. In Perù, si è aperta una scena violenta in cui molte per- sone che hanno votato per Keiko non solo attac- cano in modo razzista e classista coloro che hanno preferito Castillo, ma anche quelli della propria classe sociale, se essi hanno votato per il maestro, se hanno votato in bianco, nullo o non votato. Tutti sono accusati di essere comunisti, terroristi e nemici del paese. C’è una violenza molto grande nelle reti sociali e in altri spazi con insulti e attacchi a familiari, amici di scuola, colle- ghi di Università e di lavoro. Hanno anche stilato liste per non comprare in negozi tenuti da “comu- nisti” o “traditori di classe”. Sui social network viene chiesto esplicitamente di protestare davanti alle case di artisti, giornalisti, politici che non hanno votato per Keiko fino a quando loro e le fa- miglie non lascino il paese. Il linguaggio dell’intol- leranza è tipico dei peggiori momenti della Guerra fredda, ma la cosa patetica è che nessuna delle persone vessate è comunista, ma gli aggressori sono convinti che lo siano». Giustizia: carcere sì, carcere no La magistratura ha chiesto che la signora Fujimori torni in carcere. Prima di queste ele- zioni, lei ha affermato che la pratica giudiziaria della «carcerazione preventiva» verso Keiko e verso altri era una misura esagerata. La sua critica dipende dal fatto che lei è un difensore dei diritti umani e un garantista? agosto-settembre 2021 41 LA CONVERSAZIONE Perù, tempi di maccartismo Dopo le elezioni del 6 giugno, abbiamo conversato con Wilfredo Ardito Vega, professore all’Università Pontificia di Lima, esperto di diritti umani e scrittore. Ecco cosa ci ha raccontato. di PAOLO MOIOLA

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=