Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
Le elezioni dell’11 aprile e del 6 giugno sono state vinte dal maestro Pedro Castillo, atipico e impre- visto candidato della sinistra. Secondo l’organi- smo elettorale peruviano (Onpe), la differenza in suo favore è stata di 44.176 voti. Pochi, ma suffi- cienti per un sistema democratico che rispetti il «principio di maggioranza». Keiko Fujimori, la candidata della destra, figlia prediletta dell’ex pre- sidente e dittatore Alberto Fujimori (in carcere con una condanna di 25 anni per violazione dei diritti umani e corruzione), non ha però accettato la sconfitta dando il la a una lunga sequela di ricorsi legali al Tribunale elettorale nazionale ( Jurado na- cional de elecciones , Jne) e di pesanti azioni di di- sturbo (tentativi di corruzione del Jne, LE ELEZIONI E UN BICENTENARIO DIFFICILE Il maestro venuto dalle Ande Prima la pandemia con 200mila morti, poi un’elezione che ha portato il paese sull’orlo di un golpe («trumpi- smo andino») e di una guerra civile. Il Perù festeggia il bicentenario (1821- 2021) della propria indipendenza in un clima molto teso. E ra il 28 luglio del 1821 quando il gene- rale José de San Martín, uno dei libera- tori delle Americhe, da un palco in piazza Mayor ( Plaza de Armas ) di Lima proclamò l’indipendenza dall’impero spagnolo. Nell’anno della pandemia, il Perù cele- bra non soltanto il bicentenario della propria in- dipendenza da Madrid, ma anche l’inizio di un nuovo quinquennio presidenziale. di PAOLO MOIOLA ssier © Ernesto Benavides / AFP 36
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=