Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
N elle narrazioni, così come nelle nostre vite, ci sono interi periodi che si possono riassu- mere in un pugno di frasi, e ci sono singoli eventi che richie- dono ampi racconti. Si possono descrivere, ad esempio, qua- rant’anni in pochissime parole e, allo stesso tempo, essere co- stretti a narrare una sola notte in diversi capitoli. È ciò che suc- cede con la narrazione della notte di Pasqua. Ci sono mo- menti che non hanno lo stesso peso degli altri, e meritano di es- sere affrontati con ampiezza. Il mese scorso abbiamo già mo- strato come confluiscano nella tradizione pasquale e nel suo racconto tre tipi di festa (una pa- storale, una agricola e una sto- rica), e abbiamo affrontato lo spi- noso tema del male inflitto da Dio agli Egizi. Qui ci concen- triamo su quello che il racconto dice, cercando di evidenziarne alcuni contenuti. LA PRIMA PASQUA Le modalità che il Signore indica a Mosè per celebrare la festa di Pasqua sono una legge vera e propria, con suggerimenti pre- cisi che indicano il senso di ciò che si dovrà celebrare. Il Si- gnore affida questa legge a Mosè, ma non solo a lui, anche di Angelo Fracchia, biblista COSÌ STA SCRITTO ♦ IL LIBRO DELL’ESODO un cammino di libertà MC R una cena. I nostri pasti non ser- vono mai soltanto a nutrirci. Diverso è mangiare con tutta la famiglia riunita, nelle sue varie generazioni, magari cucinando piatti tradizionali, antichi, con calma, al modo con cui si face- vano una volta, insegnandoli ai nipoti (dando un enorme rilievo alla continuità nella e della fami- glia - e non a caso sono pochi i pasti di questo tipo -), oppure andare con gli amici nel locale più alla moda, o nel quale ci ser- vono più in fretta oppure si pos- sono gustare piatti nuovi (anche questa non è una scelta neutra: è decidere di concentrarsi nel presente, a volte rifiutando volu- tamente il passato). Una cosa è lasciare che ognuno si prenda una scatola di biscotti e si rifugi nella propria camera, un’altra è cucinare insieme una grigliata in cui non ci sono posti fissi e tutti gli invitati portano qualcosa. Ogni stile di pasto comunica qualcosa, sottintende qualcosa. Il problema dei sottintesi però è che possono essere fraintesi, e se fraintesi, possono far nascere sentimenti ancora più forti e vio- lenti di quelli che nascerebbero dalle parole. Non a caso, quando nelle fami- glie si litiga, tutto il rituale che sottintende armonia (pensiamo al tempo di Natale) diventa fati- coso e logorante, perché di- venta falso, comunica ciò che non si vive. LO STILE DELLA FESTA Agli ebrei Dio indica lo stile della festa: ognuno si troverà in una famiglia che sia autosufficiente, ad Aronne (12,1), e la offre loro «nella terra d’Egitto». Quasi tutte le leggi citate nell’Esodo ven- gono consegnate da Dio a Mosè sul Sinai. Tra le eccezioni c’è la circoncisione, che però era già stata praticata da Abramo, appa- rentemente dimenticata e poi re- cuperata (sembra) tramite il cu- rioso e inquietante racconto di Es 4,24-26. La circoncisione e la Pasqua sono norme radicali, fondamen- tali. La prima è un segno di al- leanza che era stato affidato a uomini che non sapevano dove avrebbero dormito, chi li avrebbe tutelati, dove sarebbero stati sepolti. È un gesto di fiducia nella presenza di un Dio-persona che non abbandona. La Pasqua nasce in un ambiente straniero, ostile, da cui si sta per fuggire. Non c’è più l’inquietu- dine di chi teme pericoli per sé e per i propri cari, ma la consape- volezza di chi sa che i pericoli esistono, li ha già subiti e ne vede di più grandi all’orizzonte. Non è la paura un po’ vaga dei bambini, è la consapevolezza de- gli adulti che decidono di fidarsi pur sapendo che in tal modo per- deranno comunque qualcosa, che la scelta è rischiosa, che in palio c’è la libertà, ma anche il ri- schio della morte. In entrambi i casi, la fiducia non dipende dalle proprie capacità o da un’assicurazione scritta, bensì da una parola di promessa, una relazione. Prima di tutte le leggi, nella Bibbia, c’è il rapporto con Dio. Fuori da questo, le leggi non hanno senso. L’invito fatto dal Signore per ce- lebrare la Pasqua è ad allestire Il Passaggio (Es 12-13) 32 agosto-settembre 2021 MC
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