Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021

in questa pandemia non ci si salva da soli. La mala gestione di un governo impreparato e la conseguente assente pianifica- zione indiana, ha avuto pesanti ricadute per i cittadini di ogni estrazione e provenienza. Ma anche per quei paesi che dipen- devano dalle esportazioni in- diane per il piano vaccinale. Come in altri luoghi del mondo guidati da leader autoritari e po- pulisti, la pandemia ha messo in luce l’incapacità della leadership di rispondere adeguatamente alla crisi, barcamenandosi tra ne- gazione, ottimismo infondato e soluzioni di facciata. ma, in rapporto alla popolazione, un tasso di vaccinazione molto più basso di tanti altri paesi. Nei giorni peggiori del picco pandemico, l’India ha bloccato le esportazioni del vaccino fino alla fine del 2021 per soddisfare l’e- norme domanda interna. La deci- sione ha avuto un pesantissimo impatto sui 91 paesi a medio e basso reddito che dipendono dal vaccino indiano nell’ambito del piano dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il Covax, che mira a immunizzare due miliardi di persone, ha affer- mato lo scienziato capo del- l’Oms, dr. Soumya Swaminathan. La campagna vaccinale indiana, iniziata lo scorso gennaio, si era inizialmente concentrata su an- ziani e persone fragili. Modi aveva poi annunciato di voler mettere il vaccino sul libero mer- cato per somministrarlo ai più giovani, tramite i governi statali e le strutture sanitarie private, a prezzi maggiorati, creando un doppio binario: chi poteva e chi non poteva permetterselo. A seguito dell’impennata di infe- zioni ad aprile e (forse) sulla scia del richiamo ricevuto dalla Corte suprema indiana, che aveva defi- nito il piano «arbitrario e irrazio- nale», il primo ministro ha poi aperto le inoculazioni gratuite dal 1° maggio per la fascia 18-45 anni. Peccato che non siano state aumentate le scorte, e l’In- dia fa affidamento anche su vac- cini prodotti all’estero. UN LEADER INADEGUATO «Il mondo è sull’orlo di un cata- strofico fallimento morale, e il prezzo di questo fallimento sarà pagato con vite e mezzi di sussi- stenza dalle popolazioni più po- vere», aveva avvisato a gennaio Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore esecutivo dell’Oms du- rante una sessione del comitato esecutivo. La crisi indiana ha confermato i timori di Tedros e dimostrato che La pandemia ha fatto emergere con violenza le storture del si- stema e l’inadeguatezza della leadership indiana: di un partito che, negli ultimi sette anni di go- verno, si è reso responsabile di un grave declino delle libertà e delle istituzioni democratiche. Durante i giorni più neri della ca- tastrofe, il primo ministro si è te- nuto lontano dai riflettori soste- nendo che «il sistema era collas- sato». Non appena i numeri sono iniziati a calare, come da tradi- zione, Modi si è assunto i meriti dell’appiattimento della curva. Peccato che la parola d’ordine «Aatmanirbhar Bharat» (India au- tosufficiente) sia stata disattesa. L’amministrazione è stata inte- ressata più a controllare la narra- tiva, silenziare le critiche e na- scondere la polvere sotto il tap- peto che a tenere a bada il con- tagio. E mentre l’India difficilmente di- menticherà questa tragedia, gli esperti avvisano che la terza on- data di contagi potrebbe colpire il paese tra settembre e ottobre. Maria Tavernini A MC 31 agosto-settembre 2021 MC Qui e sotto: programma di sensibilizzazione della Trinity care foundation contro il Covid 19 a Jangamakote Village nello stato del Karnataka, nel Sud dell’India. * " Le fragilità del sistema sanitario e l’impreparazione di una classe politica inadeguata ha con- dotto l’India verso una catastrofe di proporzioni inaudite. T rinity Care F oundation / F lickr com

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