Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
I COMIZI OCEANICI DI MODI Un anno dopo, con i casi in ra- pido aumento e il Kumbh Mela ancora in corso, il premier si era limitato a esortare i fedeli a fare un bagno solo «simbolico» nel Gange. Nel frattempo, però, si tenevano le elezioni in cinque stati e, mentre l’opposizione aveva sospeso i comizi elettorali con l’aggravarsi della situazione epidemiologica, il Bharatiya Ja- nata Party aveva continuato a tenere comizi oceanici, soprat- tutto nel secolarissimo Bengala Occidentale, dove Modi sperava di conquistare l’elettorato e dove poi avrebbe invece incassato una pesante sconfitta. Durante un comizio, nel bel mezzo della seconda ondata, il premier aveva detto di non aver mai visto tante persone a una manifestazione politica: «Dovun- que mi volti, vedo gente», aveva esclamato estatico. In quei giorni, l’India veniva tra- volta da uno tsunami di casi che avrebbe messo a nudo le fragi- lità del sistema sanitario indiano e l’impreparazione di una classe politica inadeguata che ha con- dotto il paese verso una cata- strofe di proporzioni inaudite. * 28 agosto-settembre 2021 MC conda ondata e i numeri inizia- vano a risalire anche in India, il governo aveva permesso che si tenesse il Kumbh Mela, il più grande raduno umano al mondo: un festival hindu che si celebra a cadenza ciclica in quattro città indiane. Nonostante le restrizioni, tra gennaio e marzo 2021, oltre tre milioni di pellegrini erano arrivati ad Haridwar da tutta l’India, am- massati sulle rive del Gange per il bagno rituale nel fiume sacro. Il Kumbh Mela si sarebbe trasfor- mato in un evento «super diffu- sore» con migliaia di casi colle- gati. Solo un anno prima, durante la prima ondata, un altro raduno re- ligioso, in quel caso musulmano, della Tablighi Jamaat, tenutosi nella moschea di Nizamuddin a Delhi - quando i casi giornalieri erano ancora bassi - i fedeli mu- sulmani (poche migliaia, non mi- lioni) erano stati bollati come «corona jihadi» e incolpati dalla destra hindu di aver fatto deto- nare i casi di Covid-19 nel paese. Diversi media indipendenti ave- vano poi smontato quella narra- zione ed evidenziato come la co- munità musulmana - la più grande minoranza religiosa in In- dia, oltre 200 milioni di persone - fosse stata usata come capro espiatorio dell’aggravarsi della pandemia nel paese. INDIA " A marzo, il ministro della salute aveva annunciato la fine della pandemia nel paese. Niente di più lontano dalla verità. mente sotto controllo, soprat- tutto se rapportati alla popola- zione, enorme e molto giovane (età media 29 anni), le autorità avevano cantato vittoria e ab- bassato la guardia. Sembrava già lontana la brutalità del primo lockdown, imposto a fine marzo 2020 con sole quattro ore di preavviso, che in un’economia basata per l’86% su scambi e rapporti informali, aveva scate- nato un incontrollatoesodo di la- voratori a giornata e di poveri ur- bani verso le campagne, e inne- scato così una grave crisi umani- taria per milioni di persone ai margini della società. LA SUPER DIFFUSIONE DEL KUMBH MELA Dopo un inverno di apparente quiescenza del virus con meno di 10mila nuovi casi al giorno, l’allora ministro della salute Harsh Vardhan, a marzo scorso, aveva trionfalmenteannunciato la fine della pandemia nel paese e il ritorno alla «normalità». Niente poteva essere più lon- tano dalla verità, ma il governo guidato dai nazionalisti hindu del Bharatiya Janata Party , spinto da una contrazionedel Pil del 7,7%, aveva deciso di allentare le restrizioni e far ripartire l’econo- mia. Mentre il mondo era costretto in casa dalla violenza della se- © Prakash Singh / A F P
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