Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
22 MC FRANCIA-BRETAGNA A destra: mappa della Francia con in alto, a sinistra la penisola della Bretagna. Qui sopra: il «Cristo giallo» e il «Cristo verde», noti dipinti di Paul Gauguin; nel secondo, si vede una donna bretone seduta su un «calvario». In basso: il complesso megalitico di Carnac, in Bretagna. * * © Deborah Bates - Pixabay I bretoni hanno un profondo legame con la trascendenza. " due parole bretoni che signifi- cano rispettivamente «tavola di pietra» ( dol, tavola e men , pietra) e «pietra lunga» (da men e hir , lunga). Innalzati cinque-seimila anni fa da civiltà pressoché sco- nosciute (i più famosi druidi arri- varono ben dopo), i menhir ven- nero trasformati dal cristiane- simo in una sorta di protocalvari con la sola aggiunta di croci sulla loro cuspide. DAI GALLI AI CELTI: IL CRISTIANESIMO BRETONE Furono popolazioni celtiche, pro- venienti per lo più dal Galles e dalla Cornovaglia, a introdurre il cristianesimo e a sostituirsi ai galli. L’Armorica romana divenne la «Piccola Bretagna» per diffe- renziarsi dalla «Grande Breta- gna», ma i legami con le terre d’origine vennero mantenuti. Tutti i sette santi ritenuti fonda- tori della Bretagna erano nati e avevano studiato in Galles, ave- vano predicato chi in Irlanda, chi in Scozia per approdare poi sulle coste del continente europeo tra il V e il VI secolo d.C. dando vita a una fede tra le più incrollabili di Francia. Un pellegrinaggio, il Tro Breizh («Il giro della Bretagna», noto anche come Pèlerinage des Sept-Saints de Bretagne ), collega attraverso seicento chilo- metri le sette cattedrali dedicate ai padri del cristianesimo bre- tone. «Terra di vecchi santi e di bardi» recita il Bro Gozh ma Zadoù (Vecchia terra dei miei padri), l’inno della Bretagna che, oltre a spartire con le regioni britanni- che una cultura ancestrale, ne condivide anche la lingua. Per secoli il mare è stato fonte di unione, mentre le foreste che di- videvano la regione dal regno franco occultavano l’orizzonte e le luci di Parigi. Un proverbio af- ferma che quando Parigi sarà in- ghiottita dalle acque, riemergerà la città di Ys, la leggendaria capi- tale bretone situata nella baia di Douarnenez distrutta per i pec- cati di Dahut, la figlia del re Grad- lon. Il mito, che ricorda quello di Sodoma, rimane vivo ancora oggi tra le famiglie della Breta- gna a testimonianza di una dico- tomia franco-bretone non ancora completamente sanata.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=