Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2021
Pagina precedente: allievi di una scuola primaria di Dori, (Nord Est) durante la simulazione di un attacco jihadista. Qui: i giornali burki nabè del 7 giugno 2021, con la notizia del massacro: «I nostri cuori sanguinano per Solhan». * * " Penso ci sia una mancanza dei servizi di intelligence, e una debolezza organizzativa. * 16 agosto-settembre 2021 MC Toé ha conosciuto l’esilio, dopo l’assassinio di Sankara, avvenuto il 15 ottobre 1987. Ha passato sette anni tra il Ghana e il Congo Brazzaville (1987-94). È un signore cordiale e acco- gliente, e quando parla è subito chiaro che porta dentro di sé una grande fetta di storia del Burkina Faso. «Scriverò una me- moria - ci confida -, ho tante cose da raccontare». Lo abbiamo raggiunto telefoni- camente, nella sua casa di Oua- gadougou. Gli facciamo alcune domande sulla difficile situa- zione che attraversa oggi il paese saheliano. TERRORISMO ISLAMISTA Onorevole, come legge gli ul- timi, sanguinosi, attacchi dei terroristi in Burkina Faso? «Gli attacchi sono iniziati nel 2015, nel Nord del paese. Hanno sorpreso molti, mentre altri se li aspettavano. Con l’insediamento del primo governo del presi- dente Roch Marc Christian Kaboré sono arrivati attacchi precisi agli hotel per stranieri, e poi allo stato maggiore dell’eser- cito. Il presidente ha rivelato che alcune persone sospette ave- vano reclamato, informalmente, al governo, alcuni veicoli pro- messi dal precedente presi- dente, Blaise Compaoré. Se- condo me c’è la complicità del vecchio regime. Sono state intercettate telefo- nate nelle quali si diceva che oc- correva destabilizzare il paese. Oggi, pur non conoscendo la faccia di chi attacca, sappiamo che ci sono tra loro dei giovani burkinabè, reclutati dagli jihadi- sti. Devo ammettere che in qual- che modo anche noi siamo com- plici, per il fatto di non denun- ciare i nostri figli. Se un ragazzo che non possiede nulla e non la- vora, torna al villaggio pieno di soldi, certo non li ha vinti alla lot- teria. Li ha ottenuti tramite le armi, la droga o la frode. Sono questi elementi endogeni che permettono al terrorismo di attaccare, installarsi e sfruttare. Come nell’ultimo attacco a Solhan ( vedi box ), un villaggio nei pressi del quale si estrae oro in maniera tradizionale. Le auto- rità dovrebbero capire che se abbiamo l’oro non dobbiamo metterlo a disposizione di chiun- que. La ricerca artigianale di questo metallo è oggi fonte di in- BURKINA FASO © Olympia de Maismont /A F P © Archivio idél oé
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