Missioni Consolata - Luglio 2021
librarsi 82 luglio 2021 MC sile degli anni delle dittature mi- litari, della povertà diffusa, del razzismo, della devastante in- giustizia sociale, iniziava a far sentire la sua voce disperata. Il giovane sacerdote brasiliano crebbe, e crebbe in lui anche una nuova consapevolezza. Negli anni Cinquanta, Câmara arrivò a Rio de Janeiro come ve- scovo ausiliario, poi partecipò al Concilio e, in seguito, alla Con- ferenza di Medellín. Le sue prese di posizione erano sempre più nette contro la vio- lenza e la prepotenza del po- tere. E poi nacquero decine e decine di gruppi di base, sinda- cati, cooperative che vennero fondati per organizzare il tes- suto sociale, sempre partendo dal basso, dagli ultimi. CÂMARA MISTICO Dom Hélder aveva doti da mi- stico: «Tutte le notti si svegliava per un’ora di preghiere e di orientamento della giornata», ri- corda mons. Bettazzi; doti da teologo e da vero oppositore politico: cosa che alla dittatura non piacque per nulla. «La fede, basata sulla Parola di Dio, toglie la maschera alle ideologie dei dominatori. Gesù assume l’identità degli oppressi e vuole essere amato e servito in loro». Il merito di Anselmo Palini è quello di permetterci di ripercor- rere le storie di Oscar Romero e Hélder Câmara con la consape- volezza che, se anche un po’ della loro memoria si è offu- scata, i frutti della loro testimo- nianza ci sono ancora tutti e sono arrivati sino a San Pietro. Sante Altizio suo ricordo tende a offuscarsi». L’autore ricostruisce con cura tutti i passaggi che hanno se- gnato la crescita religiosa di Hélder Câmara. Il capitolo ini- ziale si intitola: «Gli anni dell’in- tegralismo», ed è subito un’im- mersione nel suo cammino at- traverso le lettere e gli scritti la- sciati dal vescovo brasiliano. C’è un passaggio, a pag. 32, che merita di essere riportato: «Avevo ventidue anni, sognavo anche allora di cambiare il mondo e lo vedevo diviso tra destra e sinistra, cioè tra fasci- smo e comunismo. […] Scelsi il fascismo. Si chiama Azione inte- gralista, in Brasile. […] E il loro motto era Dio-Patria-Famiglia: un motto che a me andava be- nissimo. Come giudico ciò? Con il mio semplicismo giovanile […] non c’erano molti libri da leg- gere, né molti uomini sani da ascoltare». Solo una persona matura può osservare con tanta franchezza il proprio passato. Seguono due capitoli corposi: «Gli anni del cambiamento» e «Gli anni della profezia». CÂMARA PER I POVERI Come successo per Romero, quando la realtà bussò alla sua porta, non fu facile per lui fin- gere di non aver sentito. Il Bra- speranza di chi non ne aveva più. Una variabile che sarebbe stata eliminata. Nel 1980 la Guerra Fredda si combatteva anche in America Latina, e lasciava una scia di sangue apparentemente inarre- stabile. «Le sue omelie - scrive Palini - erano seguite dagli inviati della stampa internazionale per il si- gnificato che, nel contesto mon- diale, aveva la lotta che si com- batteva in questa minuscola na- zione, e per la presenza di una Chiesa […] evangelicamente schierata a fianco del proprio popolo e, appunto per questo, violentemente colpita […] dagli squadroni della morte». Maurizio Chierici, un grande in- viato italiano (già collaboratore di MC, ndr ), che conobbe e in- tervistò più volte Romero, scrive nella prefazione: «Un paesino da niente (El Salvador, ndr ) tra- sformato nel poligono dove le società benestanti costruivano il prototipo necessario per non perdere il benessere; sperimen- tavano la paura come arma invi- sibile dalla quale i popoli non riescono a difendersi». HÉLDER PESSOA CÂMARA L’assassinio di Romero, non solo non riuscì a far tacere la sua voce, ma diventò un grido di richiesta di giustizia per un continente intero. E tra coloro che seppero far nascere una nuova speranza dalla morte di Romero ci fu sicuramente Hél- der Pessoa Câmara, uno dei ve- scovi brasiliani più amati e co- raggiosi della storia recente. Classe 1909, morto all’età di no- vant’anni, dal 2017 è, grazie a una legge dello stato, patrono brasiliano dei diritti umani. Anselmo Palini, per la biografia di dom Hélder, come sottotitolo ha scelto una sua celebre frase, quasi un manifesto: «Il clamore dei poveri è la voce di Dio». Nella prefazione, affidata a mons. Luigi Bettazzi, che lo co- nobbe al Concilio Vaticano II, si legge: «Tempo fa non sarebbe stato necessario introdurre un li- bro su Hélder Câmara […]. Oggi, a oltre vent’anni dalla morte, il Qui: le copertine dei libri di Anselmo Palini: Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popolo , prefazione di Maurizio Chierici e Gregorio Rosa Chávez, Editrice Ave, Roma 2018, pp. 290, 20 €; Hélder Câmara. Il clamore dei poveri è la voce di Dio , prefazione di Luigi Bettazzi, postfazione di Piero Conti e Carlo Verzeletti, Editrice Ave, Roma 2020, pp. 240, 14 €. *
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