Missioni Consolata - Luglio 2021

80 amico luglio 2021 MC Nell’enciclica Fratelli tutti , oltre al capitolo dedicato al com- mento di questa parabola, nel cap. VI ci parla del dialogo e del- l’amicizia sociale, del costruire insieme, della gentilezza. Quando parla di gentilezza, papa Francesco invita a usare tre parole magiche: per favore, scusa e grazie. Dinamica: vignette. Dividiamo i ragazzi in gruppi di quattro persone e li invitiamo a disegnare delle vignette nelle quali raffigurino diverse scene della loro giornata. Le vignette dovranno mostrare come si possono usare nella quotidianità le tre paroline magi- che, e quali conseguenze com- portano nella propria vita e in quella degli altri. Ogni gruppo poi le mostrerà al resto dei ragazzi. Si potrebbero usare anche altre modalità, come scrivere un rac- conto, comporre un canto, fare una scenetta. CONCLUSIONE Preghiera al creatore Signore e Padre dell’umanità, che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità, in- fondi nei nostri cuori uno spirito fraterno. Ispiraci il sogno di un nuovo in- contro, di dialogo, di giustizia e di pace. Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno, senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre. Il nostro cuore si apra a tutti i po- poli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di spe- ranze condivise. Amen. (Papa Francesco, Fratelli tutti ) Felicia Romano e Gonzalo Salcedo (Ufficio educazione alla cittadinanza globale della Comunità missionaria di Villaregia e Co.mi.vi.s.) tare a trarre alcune conclusioni: - Chi tiene in piedi la rete, uno solo, o tutti? («Io sono perché noi siamo»). - Come vedete la rete? («Imper- fetta»: le relazioni sono valide anche se imperfette. La distanza tra noi può fare paura, ma la re- lazione tra noi riempie questa di- stanza). - Ci piace? ci fa sentire bene stare con gli altri? (Il bisogno di entrare in relazione è proprio dell’essere umano ed è bello). 5. FRATELLI TUTTI Ritorniamo alla nostra parabola di Luca 10 e guardiamo altri due personaggi: un samaritano e l’al- bergatore. Sarà che hanno vis- suto la cultura ubuntu? Quali sono i loro atteggiamenti, le loro azioni? Proviamo a prendere in esame i verbi legati ai nostri due perso- naggi: gli si fa vicino, gli fascia le ferite, lo carica, lo porta in una locanda, e si prende cura di lui. Il samaritano ci conferma che se è normale mettere un’etichetta all’altro, non lo è invece l’indiffe- renza, il passare oltre, mettere se stessi prima dell’altro. Infatti, egli sceglie di prendersi cura dell’altro. Ed è proprio questo verbo che sta molto a cuore a papa Francesco. di ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pen- sare a se stessi; significa piutto- sto porsi la domanda: “Voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?”». Ecco alcune interpretazioni del senso di ubuntu: «Io sono perché noi siamo»; «Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti»; «Umanità verso gli altri». Una definizione popolarmente accettata è anche, «la credenza in un legame universale di scam- bio che unisce l’intera umanità». Invitiamo i ragazzi a condividere se piace loro questa filosofia e perché, ma lo condivideranno mentre realizzano una dinamica che farà loro sperimentare la bellezza della fraternità. Dinamica: il gomitolo. Invitiamo i ragazzi a mettersi in cerchio. Il primo risponde alla domanda, e lancia un gomitolo a un altro compagno, trattenendo il capo del filo. Questi a sua volta, dopo aver anche lui rispo- sto, lancerà il gomitolo a un altro e anche in questo caso tratterà il filo. E così di seguito. Alla fine si creerà una rete. Una volta terminato, ci si soffer- merà a guardare la rete. A questo punto poniamo alcune altre domande che possono aiu- Amico mondo Thomas Hawk / flickr.com

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