Missioni Consolata - Luglio 2021
79 luglio 2021 amico MC smontare quegli schemi men- tali che ci siamo costruiti senza fondamento; acquisire la capacità di met- terci in discussione; relativizzare noi stessi, la no- stra cultura, il nostro gruppo…; decentrarci: non esisto solo io al mondo, non sono il centro. Tutto questo richiede una scelta, uno sforzo, ma c’è qualcosa di più. La diversità è un’opportunità, una ricchezza, un altro da sco- prire e con cui entrare in rela- zione. Guardiamo il video: Siamo tutti cugini (5,14’) reperi- bile su Youtube . Riflettiamo sul fatto che non siamo condannati a sentire l’altro come nemico. 4. UBUNTU Cosa possiamo fare, allora? La cultura dell’Africa subsaha- riana ci offre una filosofia di vita che si chiama ubuntu , focaliz- zata sulla lealtà e sulle relazioni. Leggiamo ai ragazzi la seguente storia: «Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino a un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta. Quando fu dato il segnale per partire, tutti i bam- bini si presero per mano e si mi- Ciascuno ha un proprio modo di guardare la realtà, ha delle cate- gorie dentro le quali finisce per incasellare gli altri. Questo è vero in generale, ma lo è ancora di più riguardo le diffe- renze di tipo etnico, culturale e geografico. È un atteggiamento mentale comune, ma pericoloso perché in esso c’è la radice di ogni forma di intolleranza e di razzismo. Se è naturale pensare qualcosa dell’altro, anche solo guardan- dolo, non è naturale l’etichetta che spesso gli mettiamo. 2. I PREGIUDIZI SUI SAMARITANI I pregiudizi non sono nati oggi. Proviamo a rileggere il brano del buon samaritano (Lc 10, 29-36) in questa ottica. Mentre leg- giamo, fermiamo l’attenzione sui primi tre personaggi della para- bola: i briganti, un sacerdote, un levita (successivamente ve- dremo gli altri due). Per facilitare la partecipazione dei ragazzi, possiamo mettere in un punto visibile un oggetto che rappresenti le diverse categorie (ad esempio, un bastone per i briganti, l’olio e il vino per il sa- maritano… o anche solo un telo di diverso colore per ogni perso- naggio). Se l’uomo che scendeva da Ge- rico fosse stato un amico, un fa- miliare dei briganti, questi non lo avrebbero derubato e tanto- meno picchiato; e se lo fosse stato del sacerdote e del levita, questi lo avrebbero soccorso. Invece, per tutti questi, l’uomo era «un altro», un diverso. Briefing: analizziamo ogni per- sonaggio elencando le possibili motivazioni del suo modo di agire nei confronti del malcapi- tato. Chiediamoci cosa ha spinto ciascuno ad agire come ha agito e perché. 3. DECOSTRUZIONE DEI PREGIUDIZI Si tratta allora di imparare l’arte della «decostruzione», cioè: prendere coscienza del fatto che ciascuno ha pregiudizi, e che quindi anche noi li abbiamo; individuarne almeno uno; HTTPS://AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Luigi Mengato / flickr.com sero a correre insieme, dopodi- ché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio. Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero: “Ubuntu, come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?”». Ubuntu vuol dire: «Io sono perché noi siamo». Appellandosi all’ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu nga- bantu , «io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo». L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a pren- dere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, un desiderio di pace. Nelson Mandela, leader di fama mondiale che ha dato la vita per la pace, la spiega così: «Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un vil- laggio non ha bisogno di chie- dere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrat- tiene. Ecco, questo è un aspetto
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