Missioni Consolata - Luglio 2021

73 luglio 2021 amico MC Il nostro tempo ce lo dice in ogni circostanza. Il Nemico non smette un momento di spargere veleno. Noi stessi ce lo diciamo a ogni passo. Ci crediamo irrile- vanti, se va bene, dannosi, se siamo in vena di condanne. E lo siamo spesso. Dal giudicare male la creatura al giudicare male il Creatore, poi, il passo è breve. Chi siamo noi, Signore? Chi sei tu, Signore? Eppure, se guardo il firmamento del cielo, la terra e i mari, e tutto ciò che essi contengono, non posso trattenere la meraviglia. E se osservo la varietà dei po- poli e il genio che ciascuno di essi esprime, e il vigore della vita che in essi scorre, non posso evitare di credere che siamo pensati e amati da Te. Mi hai fatto poco meno di un dio, Signore. Quasi m’imbarazzo a dirlo. Quasi non riesce la mia bocca a pronunciare queste tue parole. mani, perché il domani si preoc- cuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena». Lettore 2. «Cercate invece, anzi- tutto, il regno di Dio e la sua giu- stizia, e tutte queste cose vi sa- ranno date in aggiunta». Quanta fatica faccio, Signore, a mettere al primo posto il tuo Re- gno e la sua giustizia. A metterlo prima del mio bisogno, del mio benessere, di ciò che io ritengo essere il bene, il buono e il bello. Prima della mia vita. Eppure so, perché ne ho fatto esperienza, che tutto questo mi viene dato in abbondanza se prima cerco Te, Signore. Che anche la morte non è più morte, se la mia vita abita in te. Segno. Ciascuno prende dal cesto un foglietto a caso e lo porta al posto con sé. Quando tutti sono tornati al proprio po- sto, ciascuno legge i quattro grazie che trova sul foglietto. Tra un lettore e l’altro tutti in- sieme si dice: «Benedici il Si- gnore, anima mia». Tutti a cori alterni. Salmo 104. Quante sono le tue opere, Si- gnore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccol- gono; apri la tua mano, si sa- ziano di beni. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. Sia per sempre la gloria del Si- gnore; gioisca il Signore delle sue opere. Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare inni al mio Dio finché esisto. A lui sia gradito il mio canto, io gioirò nel Signore. Benedici il Signore, anima mia. Alleluia. Intenzioni libere. Canto. Laudato si’ Signore mio. Luca Lorusso AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Segno. Stiamo qualche minuto in silenzio. Ciascuno scrive su un foglietto quattro cose per cui ringrazia il Signore: la prima riguarda il creato, la seconda l’uomo, la terza la propria per- sona, la quarta riguarda Dio. Quando tutti hanno scritto, cantiamo il canone e ciascuno depone il proprio foglietto in un cesto. Canto. Laudate omnes gentes. Lettore 2. Ti ringrazio, Signore, per il libro del creato. Da sempre parli all’uomo attraverso di esso. Ti ringrazio, Signore, per il libro della tua rivelazione e per la sal- vezza. Ogni creatura in ogni tempo, attraverso la Chiesa che annuncia, è chiamata a dimorare in te e a godere di te. Lettore 1. Dal Vangelo di Matteo (6, 25-34). «Perciò io vi dico: non preoccu- patevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei gra- nai; eppure il Padre vostro cele- ste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare an- che di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccu- pate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupa- tevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa ber- remo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzi- tutto, il regno di Dio e la sua giu- stizia, e tutte queste cose vi sa- ranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del do-

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