Missioni Consolata - Luglio 2021

61 luglio 2021 MC verni mondiali a 82mila miliardi di dollari. Una somma enorme, che non ci fa dormire la notte, se pensiamo che tocca a noi cit- tadini restituirla. Eppure, impalli- disce, se la mettiamo a con- fronto con l’intero debito che grava sul mondo. In effetti, oltre agli stati, anche le famiglie e le imprese hanno i loro debiti. Messi tutti assieme, i debiti esi- stenti a livello mondiale, a fine 2020, ammontano a 281mila mi- liardi di dollari, ma quelli ricon- ducibili ai governi rappresen- tano solo il 29%. Allo stesso li- vello troviamo le imprese non fi- nanziarie che registrano un de- bito complessivo di 81mila mi- liardi. Al terzo posto, si collo- cano le imprese finanziarie (banche, assicurazioni e quant’altro), indebitate per 68mila miliardi di dollari pari al 24% del totale. Per ultime, arri- vano le famiglie , che contribui- scono per il 18% con 51mila mi- liardi di debito. DEBITI E MERCATO Potremmo dire che il debito è il motore del capitalismo: è la benzina della sua crescita per- ché permette alle aziende di espandersi anche quando non hanno i soldi per farlo. È il mec- canismo che mette il sistema al riparo dal rischio di fallimento perché gli permette di vendere tutto ciò che produce, anche quando la ricchezza è distribuita talmente male da mettere mi- liardi di persone fuori mercato. E non è certo un caso se in un momento in cui il 50% della ric- chezza mondiale è concentrata nelle mani dell’1% della popola- zione, il debito totale sia diven- tato un mostro grande tre volte e mezzo il Prodotto lordo mon- diale. BANCHE E FINANZA Il debito può tenere il sistema in piedi, e aiutarlo a correre nono- stante i suoi squilibri, solo se i Debiti e debitori: l’avarizia non conviene Il debito pubblico italiano continua a crescere, ma la questione non riguarda soltanto il nostro paese. Tutti hanno i loro debiti: gli stati, le imprese, le famiglie. Il debito può essere il motore del capitalismo. O il generatore delle sue crisi. di Francesco Gesualdi PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO MC R E la chiamano economia S econdo l’ Institute of in- ternational finance , nel 2020 il debito mondiale è cresciuto di 24mila mi- liardi di dollari, per oltre la metà imputabile ai governi che hanno dovuto affrontare la triplice crisi sanitaria, sociale ed economica provocata dal Covid. Solo in Ita- lia, il debito pubblico è cresciuto di 160 miliardi di euro passando da 2.410 miliardi, nel dicembre 2019, a 2.570 miliardi al 31 di- cembre 2020 (e 2.700 a giugno 2021). A livello europeo, l’au- mento si colloca attorno ai mille miliardi di euro, mentre negli Stati Uniti supera i 4mila miliardi di dollari. I nuovi deficit, aggiunti ai debiti preesistenti, hanno portato il debito cumulativo dei 190 go- © Gerd Altmann - Pixabay

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