Missioni Consolata - Luglio 2021

beni di prima necessità: trasporto, alloggio, ali- menti o medicinali vengono «pagati» con sesso. In altre parole, questo diventa moneta di scam- bio in una pratica di violenza estrema che mira a togliere qualsiasi tipo di dignità all’altro, appro- fittando di un privilegio circostanziale. Troppo spesso le donne venezuelane non hanno scelta: con figli a carico (insieme a loro in Colombia o in attesa delle rimesse in Venezuela), subiscono questa brutale aggressione strutturale, sacrifi- cando i loro corpi sull’altare del bene maggiore: il sostentamento dei loro figli e delle loro famiglie. Lungo le rotte migratorie (le descriveremo più avanti), non è strano incrociare migranti vene- zuelani che provano a fare ritorno in patria (chia- mati retornados ) dopo un’esperienza fallimentare in un altro paese. Tra di loro molte donne che, oltre al faticoso e lungo processo migratorio, por- tano addosso il vissuto di esperienze traumatiche e umilianti, di sofferenza e di vergogna che non potranno mai condividere con i loro cari. La mossa della Colombia Il 2021 si è aperto però con una luce di speranza. Nonostante la recrudescenza della pandemia e dell’emergenza migratoria, qualcosa in Colombia si è mosso. Lo scorso 8 febbraio, il presidente del paese Iván Duque ha presentato una bozza di decreto che mette in moto lo «Statuto tempora- neo di protezione per i migranti venezuelani» (Etpv, nella sua sigla in spagnolo). Questa misura copre legalmente quasi un milione di venezue- lani che si trovano in Colombia in condizione di irregolarità migratoria e che sono entrati nel paese prima del 31 gennaio 2021. L'Etpv consiste in un meccanismo di protezione legale tempora- nea rivolto alla popolazione migrante venezue- lana che integra il regime internazionale di protezione dei rifugiati con l'obiettivo di registra- zione della popolazione migrante venezuelana nel paese e concede un beneficio temporaneo di regolarizzazione a chi possiede i requisiti stabiliti. L'Etpv sarà valido per 10 anni con possibilità di proroga o risoluzione anticipata a seconda del contesto futuro. Un primo passo dunque verso la legalizzazione della permanenza delle persone venezuelane migranti in Colombia, condizione però che non risolve tutte le altre vulnerabilità intersezionali che pesano come macigni specialmente sui corpi delle donne. Diego Battistessa 39 Le donne dell’esodo MC © Cristal Montañéz - Hope © Cristal Montañéz - Hope Umiliazione, violenza e vergogna non potranno mai essere dimenticate. “

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