Missioni Consolata - Luglio 2021
minorenni abbandonati a se stessi, anche se molto piccoli. Nonostante gli sforzi di centinaia di organizzazioni umanitarie il loro numero è aumentato negli ultimi 25 anni. Una piaga che spesso colpisce questi minori è la tossicodipen- denza: già a 6 o 7 anni, infatti, iniziano a sniffare colla. La com- prano per pochi spiccioli, soldi guadagnati vendendo ciò che nella spazzatura è ancora utiliz- zabile. Sniffare aiuta a non sen- tire la fame, la sete, il freddo, la solitudine. Se ne vedono ovunque di bimbi definiti «zombie»: l’andatura bar- collante, gli occhi vitrei con lo sguardo perso nel vuoto. Spesso si riuniscono in gruppi e diven- tano purtroppo estremamente pericolosi. Rapinano, feriscono, attaccano, perché questa è l’u- nica modalità di vita che è stato concesso loro di imparare. MUSICA DI STRADA L’Ong internazionale Amref health Africa opera nella disca- rica di Dandora per il recupero dell’infanzia. Qui, i suoi operatori umanitari, portano avanti l’inizia- tiva « Out of the streets ». Il progetto consiste nel recupero dei bambini di strada attraverso lo strumento della musica. A scendere sul campo e impe- * KENYA 24 luglio 2021 MC Il progetto D al 2001, il progetto « Out of the streets » di Amref healt Africa ha raggiunto circa 26mila minori in stato di vulnerabilità. Nel periodo 2016-2019, 300 minori sono stati sostenuti ogni anno. In questo triennio, infatti, ogni anno Amref ha accolto una media di cento tra ragazzi e ragazze all’interno del centro polifun- zionale diurno di Mutuini. Duecento tra ragazzi e ragazze, al- l’anno, sono stati invece appoggiati nella formazione (istruzione primaria e secondaria e training vocazionali, per capire cosa vor- rebbero fare). Ma non solo di bimbi di strada ci si occupa a Mutuini, all’interno del centro che visitiamo, l’ Amref child development centre Dago- retti . Qui infatti sono presenti anche diverse realtà che hanno come fo- cus la salute e l’emancipazione femminile. Le donne imparano a leggere, a far di conto, a preservare la pro- pria salute, ad esempio seguendo corsi di educazione sessuale. In Kenya, infatti, l’Hiv è una realtà tristemente estesa. Attraverso corsi e workshop si parla di eguaglianza di genere, di autonomia. Un’altra delle attività portate avanti è l’inserimento nel mondo lavorativo e la creazione di opportunità legate ad esso. L’approccio di questa organizzazione umanitaria resta quello di rafforzare le reti comunitarie esistenti, siano esse previste da una direttiva del governo o siano strutture informali costruite dalle comunità che popolano una determinata zona. Dalle discariche al palcoscenico di un teatro, dal raccogliere pezzi di vetro e latta per rivenderli, a imparare l’uso di uno strumento musicale e appassionarsi a qualcosa che, forse, li aiuterà ad avere un futuro. Una seconda opportunità di vita, non più rifiuti dunque, ma es- seri umani parte del tessuto sociale. Valentina Tamborra *
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