Missioni Consolata - Luglio 2021

21 luglio 2021 MC © Salesianos - Tijuana © Salesianos - Tijuana A MC Q UESTA SERIE : ● La prima puntata è stata pub- blicata a giugno. La prossima sarà dedicata alla situazione migratoria sul confine di El Paso. poral ), che attualmente ospita una trentina di uomini». Tutti i servizi offerti dalle strut- ture salesiane sono gratuiti, an- che per l’aiuto fondamentale dei volontari. «La maggior parte di quelli che lavorano alla mensa - spiega Claudia - sono volontari. Non abbiamo un numero esatto visto che ruotano sovente. Oggi, a causa della pandemia, il loro numero è diminuito, ma po- tremmo dire che ci sono circa 30 volontari permanenti». I MINORI Anche a Tijuana come altrove, il problema dei minori non accom- pagnati è una questione deli- cata. Padre Agustín e Claudia spiegano che, al centro, sono pochi i minori che si presentano da soli: la maggioranza arriva con un familiare o un altro ac- compagnatore. Quando accade che arrivino degli adolescenti, la cosa è problematica perché l’o- stello salesiano è soltanto per adulti. Aperto nel 2010, l’ostello ha limiti di capienza e di perma- nenza. E regole precise: «Per es- sere ammessi è obbligatorio se- guire alcune norme di convi- venza. Tra queste, ci sono il non consumare droghe e alcol, aiu- tare nei lavori domestici e nel re- fettorio, attenersi agli orari di en- trata e uscita». BIDEN E KAMALA Chiediamo un parere sul vicino di casa, sogno di tutti i migranti che arrivano a Tijuana. Il cambio alla Casa Bianca è visto con spe- ranza. «A differenza della pas- sata amministrazione - spiegano - , il governo di Joe Biden vede la questione dell'immigrazione come un problema delicato da affrontare quindi con molta at- tenzione. In primis, ha adottato politiche pubbliche più flessibili e umane». Approcci diversi da quelli di Trump, ma da verificare alla prova dei fatti. Rispetto poi alle norme di prote- zione domestica, gli Stati Uniti - osservano i due interlocutori - dovrebbero addestrare i loro agenti a trattare con dignità e giustizia i migranti ma anche i cri- minali. Quanto ai migranti minori, entrati negli Stati Uniti al seguito di genitori privi di documenti, non hanno dubbi: «Non sono col- pevoli. Dovrebbero avere la pos- sibilità di legalizzare la loro posi- zione», spiegano. In questi mesi i numeri ufficiali della migrazione verso gli Usa sono passati di record in record. A inizio giugno, Kamala Harris ha compiuto il suo primo viaggio in- ternazionale come vicepresi- dente Usa visitando il Guatemala (che, con Honduras e El Salva- dor, forma il «Northern triangle») e il Messico per promettere aiuti allo sviluppo che fermino il cre- scente esodo migratorio. Ma, so- prattutto, per ripetere: « Do not come » (non venite!). Esiste una soluzione?, doman- diamo a padre Agustín e Clau- dia. «La soluzione arriverà quando i governi dei paesi d’e- migrazione miglioreranno le loro politiche, prendendosi cura dei propri cittadini e proteggendo i loro diritti. La maggior parte delle persone fugge per migliorare la qualità della vita, perché in patria non ha un lavoro o perché è mi- nacciata o è costretta a far parte di bande criminali come nel Sal- vador. Solamente quando i go- verni affronteranno seriamente questi problemi, la migrazione potrebbe diminuire». Sembra il classico uovo di Co- lombo, ma - volendo essere molto realisti -, questa soluzione richiede volontà politica, soldi e tempo. Avere tutto questo non pare né facile né immediato. Paolo Moiola " Al refettorio salesiano arrivano uomini e donne di ogni età.

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