Missioni Consolata - Luglio 2021

USA-MESSICO * luglio 2021 MC 20 © Salesianos - Tijuana © Salesianos - Tijuana A destra: volontari sale- siani (con mascherina) ef- fettuano il servizio di bar- biere; un ragazzo con un cappellino dei Salesiani di Tijuana. | A sinistra: l’edi- ficio che ospita il desayu- nador salesiano nella città messicana. | In basso: con la pandemia, al refettorio salesiano, il cibo viene di- stribuito in contenitori di polistirolo. * « A causa della pan- demia abbiamo iniziato a offrire il cibo in scatole di polistirolo poiché le persone non possono mangiare nelle nostre strutture. Abbiamo realizzato una sorta di circuito che gli utenti sono obbligati a seguire prima di ricevere il cibo: si lavano le mani e si disinfettano con alcol. Sol- tanto dopo questa procedura preparatoria, ricevono una sca- tola con il cibo (bilanciato), la loro merenda (un pane o dei bi- scotti) e la loro bevanda (gene- ralmente il caffè). Durante la pan- demia abbiamo interrotto sola- mente il servizio di parrucchiere, ma adesso abbiamo ripreso an- che quello. Come offriamo di nuovo le chiamate nazionali e in- ternazionali gratuite». Così raccontano padre Agustín Novoa Leyva, direttore del pro- getto salesiano di Tijuana, e Claudia Portela, amministratrice generale e coordinatrice del re- fettorio (« desayunador salesiano padre Chava »). Alle strutture dei Salesiani di Tijuana si presentano bisognosi di ogni tipo: persone senza fissa dimora ( personas en situación de calle ), migranti, deportati da- gli Stati Uniti. «Nelle file per en- trare nel refettorio - conferma Claudia - si possono incontrare uomini e donne di ogni età, bam- bini e adolescenti. Quelli che ar- rivano qui sono accettati indi- pendentemente dall’apparte- nenza, dall’età o dal sesso». NASCITA E SERVIZI OFFERTI I Salesiani operano a Tijuana da 34 anni, ma il refettorio è nato 21 anni fa per merito del padre Sal- vador Romo Gutiérrez («padre Chava») coadiuvato dalla signora Margarita María Andonaegui Pa- dilla. Ha iniziato a operare il 30 gennaio 1999 con 17 commensali che divennero presto 400 per due volte a settimana. Poi, 700 a fine 2001 e mille nel 2007 nella sede attuale. Dal 2010 il refetto- rio opera dal lunedì al sabato e serve tra le 1.200 e 1.500 per- sone al giorno. Numeri impor- tanti, dunque. «A chi bussa alla nostra porta of- friamo da mangiare, servizio me- dico e psicologico, tagli di ca- pelli, cambi d’abito, consulenza legale. Prima della pandemia, of- frivamo seminari e avevamo ac- cordi con le istituzioni locali affin- ché le persone potessero termi- nare gli studi o iniziare una car- riera tecnica. Abbiamo anche un ostello maschile ( albergue tem- 2 / Il «Proyecto salesiano» di Tijuana e i migranti TEMPI DI RESISTENZA l di PAOLO MOIOLA La pandemia ha complicato tutto: più bisognosi, meno donazioni, meno volontari. Anche per i Salesiani della città di frontiera sono mesi duri. Ne parliamo con padre Leyva e Claudia Portela. © Salesianos - Tijuana

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